Tribunale della Pedemontana, Partito Democratico di Bassano all’attacco della mozione berica: “Interessi di una lobby”. Consiglieri Pd Vicenza non l’hanno sottoscritta

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PD Vicenza
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Sul Tribunale della Pedemontana Veneta si è aperto un enorme caos politico. La riapertura è stata fortemente promossa dal nuovo governo, ma all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Vicenza di martedì è stata presentata una mozione bipartisan, sottoscritta dai consiglieri comunali civici Poncato, Colombara, Pilan, Sorrentino, Grimaldi, Corbetti, Consolaro, Restuccia, Ghiotto, Pizzolato, Bardin, Zocca M., Siotto, Porelli e Notarangelo.

Decisamente contrario alla riapertura è anche il senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, ma il sindaco di centrodestra, l’avvocato Elena Pavan, di Bassano è insorto e anche il Partito Democratico, Circolo di Bassano del Grappa, oggi si è schierato in modo deciso contro la mozione sul Tribunale della Pedemontana, che non è stata firmata tra l’altro da nessun consigliere del Pd berico.

“La mozione è frutto della politica conservatrice degli interessi di una lobby – si legge in una nota diffusa dal partito – ma poco attenta agli interessi di tutto il territorio. Come Partito Democratico di Bassano continueremo a farci portavoce della città e delle istanze di migliaia di cittadini che pretendono, a ragione, dei servizi efficenti nel territorio bassanese, senza farci condizionare da interessi di parte”.

Luigi Tasca, Segretario PD e consigliere comunale di Bassano poi rincara la dose: “L’istituzione del Tribunale della Pedemontana non andrebbe ad inficiare gli organici del Tribunale di Vicenza. Anziché innescare una “guerra” all’interno della provincia ritengo più utile unire gli sforzi per una comune battaglia per avere tribunali che funzionano, non per il mantenimento dello status quo di tribunali che faticano per una perenne mancanza di personale”.

“Se Vicenza – prosegue Tasca – vuole diventare per davvero città leader della provincia deve farsi portatrice degli interessi di tutto il territorio, senza cedere a pressioni di lobby di paese”.

La consapevolezza è che tutto sia nelle mani del Ministro Nordio e del Governo“, conclude Tasca – ma sarebbe utile che politica e territorio si facessero trovare compatti“.