Recoaro Terme, la Montagna Spaccata tra storia, misteri e leggende

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Il Mago della Montagna Spaccata e l'anguana Etele raffigurati vicino alla locanda. Foto: Marta Cardini

Un luogo magico, quasi surreale, ben diversa da quella di Gaeta ma non meno suggestiva, è la Montagna Spaccata di Recoaro Terme, a metà strada fra San Quirico e Recoaro Mille. Si tratta di un luogo dove la natura ha creato un fenomeno geologico di rara bellezza.

Il Canyon naturale

Qui è presente un canyon naturale di 92 metri di origine teutonica che è stato scavato nella roccia dall’azione erosiva della Valle Inlele. Una grandinata in metallo si insinua all’interno e in molti tratti rimane sospesa tra l’acqua e la roccia.
Durante la notte il percorso, accuratamente illuminato, offre uno scenario esclusivo che mette in luce fessure, cascate e pareti rocciose sotto un altro punto di vista, lasciando spazio alla fantasia.

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La cascata all’interno della Montagna Spaccata. Foto: pag. fb @montagnaspaccatarecoaroterme

La leggenda

Questo luogo incantevole è inoltre ricco di storia e di leggende di amore e sortilegi. Si narra infatti che in un tempo lontano vivesse un “mago”, il signor Giordano, che era innamorato di un’ “anguana”, ovvero di una creatura fantastica proveniente dalle acque di montagna. La bellissima anguana si chiamava Etele e usciva a ballare di notte con la luna piena. Giordano se ne innamorò perdutamente, ignaro del successivo sortilegio: Etele sarebbe svanita quando sua madre, la maga del bosco, sarebbe morta. Giordano sposò lo stesso Etele, ma quando la maga morì ed Etele fece per lasciare lo sposo, fu rincorsa dallo stesso Giordano. Ed ecco che si manifestò l’incantesimo: un alto boato scosse la terra, la montagna si spacco in due, Etele scomparve e Giordano, quando tentò di varcare l’enorme fenditura, fu fermato da una cascata d’acqua che lo respinse verso valle.

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L’anguana Etele all’ingresso della Montagna Spaccata. Foto: pag. fb @montagnaspaccatarecoaroterme

Il Mago scontroso

Infine, nei primi del Novecento, nella locanda vicina alla Montagna Spaccata viveva il signor Luigi Pellicchero, chiamato “il Mago della Montagna Spaccata”. Era un uomo dai capelli e barba incolti, di carattere scontroso e con una coperta sulle spalle, che gestiva la locanda e per la suggestione insita nel luogo in cui viveva divenne egli stesso un protagonista singolare e un po’ misterioso di fiabe e racconti mettendo in soggezione soprattutto i bambini.

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Il leggendario Mago della Montagna Spaccata raffiguato alla locanda. Foto: http://www.montagnaspaccata.com/

La visita della Regina Margherita

La storia invece racconta che ben presto la montagna spaccata divenne meta turistica anche per la Regina Margherita di Savoia che la visitò nell’agosto del 1879 con il figlio Vittorio Emanuele.

Qui la Regina incontrò 22 alpinisti della sezione di Vicenza, che donarono all’augusta visitatrice un quadro che raffigurava la Spaccata e i dintorni. A sua volta la regina commissionò al prof. Allegri un quadro che raffigurasse l’incontro. Ma quella non fu l’unica passeggiata regale nella zona della Spaccata perché a darne conto è l’iscrizione marmorea che tuttora testimonia il 9 agosto dello stesso anno, quando Margherita di Savoia entrò nel misterioso anfratto. Per fissare nella storia questo evento i titolari della Spaccata, Michelangelo e Sante Pellichero apposero una lapide commemorativa tuttora visibile tra le rocce.

Attualmente la Montagna Spaccata è visitabile su prenotazione, contattando i gestori del ristoro http://www.montagnaspaccata.com/