Record decessi e contagi Covid in Veneto, Benvegnù (SAL): “per Zaia schei contano più delle vite umane, si dimetta”

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“Più di 3000 decessi da metà novembre nel Veneto. Questa è la dura realtà da cui non si può sfuggire. É il prezzo che siamo stati costretti a pagare per la collocazione del Veneto nella stretta “riserva” delle regioni gialle”. Lo afferma in un comunicato Paolo Benvegnù di Rifondazione Comunista Padova, candidato alle scorse regionali con la lista Solidarietà Ambiente Lavoro (SAL).

“Già a metà novembre, il numero dei decessi giornalieri ha cominciato a crescere in modo significativo: prima poche unità poi decine fino a superare anche il numero di 100,
Ai primi di dicembre la mortalità in Veneto, in proporzione al numero degli abitanti, era all’incirca 4 volte quella della Germania che decideva il Lockdown nonostante possieda il miglior sistema sanitario in Europa. Zaia ha scelto, insieme al governo, di mantenere la nostra regione nella zona gialla e le ampie libertà di movimento che comporta, sotto la pressione evidente delle categorie economiche, nonostante la conta quotidiana dei morti. Il portafoglio ha contato più delle vite umane, esattamente come nella Bergamasca durante la prima ondata – continua Benvegnù -. Due settimane fa, chiedevamo misure più restrittive con un comunicato stampa ed una manifestazione a Venezia, di cui i media hanno dato notizia. Lo ha fatto anche la Cgil, unica tra le grandi organizzazioni sindacali, sollecitando l’intervento del ministro Speranza”.

“Oggi abbiamo un numero di contagi quattro volte superiore alla Lombardia, e il primato nazionale dei contagi e delle vittime. Le chiacchiere di Zaia e del suo apparato di propaganda e di imbonimento devono fare i conti con i fatti. Di fronte a questi risultati, che segnano il fallimento delle politiche di contenimento della pandemia nel Veneto, nonostante il generoso impegno e le qualità delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica, Zaia deve assumersi le sue responsabilità – conclude Benvegnù – e deve fare l’unica scelta sensata: si dimetta! Dopo questa Caporetto si dovrebbe fare così”.

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