Reddito cittadinanza, in un anno i navigator hanno convocato 731.159 beneficiari in centri impiego

Di questi ci sono 31.952 posizioni di lavoro dichiarate, di cui il 70% a tempo determinato

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Nel periodo compreso tra il 1° settembre 2019 e il 31 ottobre 2020, i navigator hanno partecipato, con azioni dirette o in assistenza tecnica, alla convocazione presso i Centri per l’impiego di 731.159 beneficiari di reddito di cittadinanza e all’accoglienza al primo appuntamento di 530.580 beneficiari convocati. I Patti per il lavoro sottoscritti sono stati 337.163; la verifica delle condizioni di esonero, riscontrate in 74.901 beneficiari, altri 17.935 beneficiari sono stati rinviati ai Comuni per il Patto per l’inclusione.

Sono alcuni dei dati riportati dal sottosegretario al Lavoro, Stanislao Di Piazza, rispondendo in XI commissione a un’interrogazione a firma Lega. A ottobre i navigator erano 2.756 e “anche durante i mesi di lockdown hanno continuato a supportare, da remoto, le attività di convocazione, accoglienza e presa in carico dei soggetti trattati tenuti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro”, ha detto il sottosegretario.

Di Piazza ha ancora riportato che, dal 1° settembre 2019 al 31 ottobre 2020, i navigator: hanno partecipato alle convocazioni e ai colloqui per 882.296 beneficiari di reddito di cittadinanza; nelle Regioni che autorizzano i navigator ad operare direttamente, hanno seguito 179.746 Piani personalizzati di accompagnamento al lavoro correlati ai Patti per il lavoro, ne hanno monitorati 108.748 e svolto attività costante di verifica dell’attuazione delle azioni previste dai Piani; hanno complessivamente reso disponibili ai beneficiari di Rdc presi in carico, 315.564 vacancies e/o opportunità formative/orientative.

Dal 28 settembre 2020, inoltre, “i navigator sono stati impegnati in un’attività di mappatura delle opportunità occupazionali presso le imprese”, ha ancora riportato il sottosegretario, con i risultati tipo: fino all’8 dicembre 2020, 10.622 aziende, tra quelle contattate dai navigator, hanno manifestato l’intenzione di assumere, per un totale di 31.952 posizioni di lavoro dichiarate; il 32,3% delle posizioni di lavoro rilevate sono definibili come vacancies, in quanto si tratta di posizioni disponibili da subito o comunque entro i 3 mesi successivi alla rilevazione; riguardo ai contratti offerti nell’ambito delle opportunità occupazionali rilevate, quasi uno su 10 sono a tempo indeterminato (9,7%) e il 5,5% contratti di apprendistato; il 70% a tempo determinato.

“Ad ogni modo, il dato attuale di circa 1,2 milioni di nuclei familiari che al 30 novembre risultano percettori del Reddito o della Pensione di cittadinanza, corrispondenti a circa 2,8 milioni di persone, testimonia la capacità della misura di raggiungere i soggetti più bisognosi”, ha detto ancora Di Piazza, specificando che “il Governo respinge ogni tipo di strumentalizzazione o attacco contro il Reddito di Cittadinanza. Si tratta, infatti, di una misura che ha permesso a oltre 3 milioni di persone di uscire da una condizione di povertà e di esclusione sociale, e di recuperare la propria dignità. Con il Reddito di cittadinanza stiamo aiutando 1,3 milioni di nuclei e centinaia di migliaia di minori e anziani che altrimenti sarebbero abbandonati”.

Fonte Public Policy