Rinnovo Rsu, accordo CGIL-CISL-UIL e FIADEL per rinvio elezioni causa Covid. Insorge sindacato Usb privato

Luc Thibault: "illegittimo e antidemocratico l’azzeramento delle rappresentanze elette dai lavoratori e non accetterà in alcun modo che dietro il dramma della pandemia si consumi l’ennesimo scippo dei diritti e della democrazia sindacale"

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Luc Thibault (Usb Alto Vicentino) e la strumentalizzazione anti scioperi del coronavirus
Luc Thibault (Usb Alto Vicentino)

I sindacati CGIL, CISL, UIL e FIADEL hanno firmato un accordo con le associazioni datoriali per rinviare le elezioni per il rinnovo delle RSU a giugno 2021 causa Covid. Lo si apprende da un comunicato inviato dal sindacalista dell’Alto Vicentino Luc Thibault (Usb privato), (in foto) che attacca pesantemente questi sindacati, definiti “padronali”, per questo accordo.

“Non bastava l’inqualificabile accordo nel comparto Scuola che inserisce finanche lo sciopero virtuale! Ora grazie ai sindacati padronali nel settore Igiene Ambientale anche le rappresentanze democraticamente elette lo diventeranno! Invece di prorogare le RSU in carica fino a nuove elezioni, faranno decadere dal primo gennaio 2021 i rappresentanti eletti dai lavoratori per affidare alle loro segreterie territoriali l’esclusiva titolarità negoziale con le imprese” spiega il comunicato.

“Uno schiaffo alla democrazia e alla libertà dei lavoratori di scegliere i propri rappresentanti; un atto arrogante che trova il suo culmine nell’appropriazione indebita dei permessi sindacali delle stesse RSU “licenziate”. Approfittando della grave situazione epidemiologica, mettono il bavaglio ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali che non siedono nei salotti buoni del governo e dei padroni, col chiaro intento di rimettere in discussione anche il sistema delle relazioni sindacali e della rappresentatività”.

“Si tratta di una decisione ingiustificabile – prosegue ancora il comunicato – che mette finanche in discussione la prassi seguita dalle stesse organizzazioni sindacali che nel Pubblico Impiego hanno deciso di rinviare le elezioni RSU al 2022, mantenendo quelle attualmente in carica. Ora che si apprestano all’ennesimo rinnovo del CCNL scaduto nel luglio scorso, non potendo contare sul consenso e sul numero delle tessere che si assottigliano di anno in anno, la tattica è quella di tenere i lavoratori e le loro rappresentanze elette democraticamente fuori dai tavoli di trattativa e senza nessuna agibilità sindacale. Usb considera illegittimo e antidemocratico l’azzeramento delle rappresentanze elette dai lavoratori e non accetterà in alcun modo che dietro il dramma della pandemia si consumi l’ennesimo scippo dei diritti e della democrazia sindacale – conclude il comunicato -. Le elezioni RSU e RLSSA sono un diritto dei lavoratori. Le RSU devono rimanere in carica fino alle prossime elezioni. USB invita tutti i lavoratori e le lavoratrici alla mobilitazione per ripristinare la democrazia nei propri posti di lavoro”.