Riorganizzazione tribunali, Enoch Soranzo (FdI): “Già 68 Comuni favorevoli all’apertura del Tribunale della Pedemontana”

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Tribunale della Pedemontana Veneta
Tribunale della Pedemontana Veneta

Il Consiglio regionale Veneto ha approvato il progetto di legge statale sulla nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del PM, sottoscritto dal presidente del gruppo consiliare regionale di FdI, Enoch Soranzo, e sostenuto dal ministro Carlo Nordio, durante la sua ultima visita in Regione lo scorso giugno.

“Ringrazio il collega Nicola Finco per questa iniziativa”, dichiara Soranzo, “che fin da subito abbiamo condiviso, sia a livello regionale che attivandoci a livello ministeriale, dimostrando ancora una volta quanto sia fondamentale fare squadra per dare risposte concrete alle legittime richieste del territorio, e l’assessore Elena Donazzan, componente del comitato per l’istituzione del tribunale della Pedemontana Veneta, con la quale abbiamo sempre lavorato tanto a stretto contatto per raggiungere l’obiettivo. I due decreti Monti del 2012, il 155 e il 156, avevano portato a un drastico taglio della geografia giudiziaria del nostro Paese, con grave danno al funzionamento dei Tribunali.

In Veneto sono state coinvolte le sedi di Bassano del Grappa, Cittadella, Este, Adria, Castelfranco Veneto, Conegliano, Montebelluna, Chioggia, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Pieve di Cadore, Legnago, Soave, Schio. La concentrazione dell’attività giurisdizionale nei capoluoghi di provincia, con la soppressione delle sedi decentrate, ha reso soltanto più gravoso l’accesso alla giustizia senza ottenere d’altra parte né un contenimento della spesa pubblica né una migliore organizzazione territoriale degli uffici, nelle intenzioni pensata per dare un’accelerazione ai procedimenti giudiziari. Ecco perché riteniamo essenziale formulare una proposta di legge statale, d’iniziativa regionale, che renda davvero più snella la giustizia e risponda in modo concreto ai bisogni delle comunità, convinti che il Veneto debba fare la sua parte e sostenere fortemente questo progetto di legge, considerato anche che proprio il D.L. 155/2012 del Governo Monti all’art.2 conferisce alle Regioni la possibilità di chiedere al Ministero della Giustizia, mediante apposite convenzioni, il ripristino del servizio delle funzioni giudiziarie nelle sedi soppresse, o la costituzione di nuovi tribunali e delle relative procure, in aree con una popolazione residente di almeno 100.000 abitanti. Una giustizia sana, inoltre, rappresenta una leva per una crescita del PIL del 2%, e sono soprattutto i territori produttivi a chiederci d’intervenire per attrarre investimenti, perché non vi è crescita industriale e sociale senza presidi di giustizia efficienti.

Sono già 68 le amministrazioni comunali afferenti alle Province di Vicenza, Padova e Treviso che si sono espresse favorevolmente, al di là degli schieramenti politici, alla riapertura della sede di Bassano (Tribunale della Pedemontana), e questo garantirebbe benefici sia dal punto di vista ambientale che economico grazie al riutilizzo di una struttura ultimata e collaudata, attualmente in disuso, destinata a servire un territorio di oltre 500.000 abitanti.

Attraverso un’apposita convenzione quindi, la Regione potrebbe farsi carico delle spese di gestione e manutenzione degli immobili e della custodia e vigilanza delle strutture, mentre tutte le altre spese sarebbero a carico dello Stato, tra cui quelle relative alla retribuzione dei magistrati, del personale amministrativo e del personale di polizia giudiziaria.”


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