Ripartiamo 2021, Matteo Tosetto: 559 domande presentate dai cittadini di Vicenza colpiti dall’emergenza Covid

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Sono state 559 le domande presentate dal 15 marzo al 15 aprile per accedere al contributo di 500 euro messo a disposizione delle famiglie di Vicenza colpite dalle conseguenze economiche del Coronavirus grazie all’iniziativa “Ripartiamo”, edizione 2021.

È un progetto davvero importante a sostegno delle nuove difficoltà che, a seguito del Covid, diverse famiglie del nostro territorio stanno affrontando – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto –. Sono oltre 200 i nuclei familiari residenti in città che beneficeranno di questo contributo per un totale di quasi 900 persone coinvolte, più di 400 delle quali minori. Un grazie in anticipo va a coloro che metteranno a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo a favore della comunità, contribuendo al processo di ripartenza economica e sociale del territorio”.

Il progetto, che prevede anche la sottoscrizione di un patto di comunità da parte dei beneficiari a favore di concittadini ed enti, è stato proposto a marzo dall’assessorato alle politiche sociali a causa del protrarsi dell’emergenza epidemiologica e sulla scia dell’esperienza positiva realizzata nel 2020 da una prima edizione dell’iniziativa la quale, mediante un fondo straordinario regionale di 190 mila euro, ha coinvolto 380 famiglie dell’intera Aulss 8 Berica, 200 delle quali residenti in città.

In base allo stanziamento del progetto “Ripartiamo”, edizione 2021, pari a 100 mila euro, prelevati dal fondo di solidarietà comunale, sono 202 le istanze accolte secondo i criteri definiti dall’avviso, 324 quelle in posizione utile ma che per mancanza di risorse non possono avere il beneficio e 33 quelle escluse.

I 202 nuclei familiari che ne beneficeranno erano sconosciuti prima della pandemia ai servizi sociali comunali, ma proprio a causa del Covid hanno perso o ridotto notevolmente il lavoro senza adeguati ammortizzatori sociali.

Nel dettaglio, si tratta di 867 persone, 410 delle quali minori. Sono 46 le persone con disabilità, 18 quelle che hanno contratto il Covid mentre 4 nuclei hanno avuto familiari deceduti per Covid. 34 persone aventi diritto alla cassa integrazione hanno dichiarato di non averla percepita. 35 persone hanno certificato spese sanitarie superiori a 500 euro.

La maggior parte dei patti di comunità sottoscritti prevede la disponibilità dei cittadini nello svolgimento di attività legate al sostegno alle persone con maggiori difficoltà (aiuto nella raccolta alimentare, accompagnamento e sostegno allo studio).

Progetto Ripartiamo – edizione 2021

Potevano presentare domanda i cittadini di Vicenza le cui condizioni economiche si erano modificate a causa della riduzione o interruzione delle attività lavorative per cause riconducibili all’emergenza sanitaria. Era richiesto, inoltre, il possesso di un patrimonio mobiliare riferito a tutti i componenti del nucleo familiare del mese precedente l’istanza non superiore a 10 mila euro e, per i cittadini extra comunitari, il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità. Non potevano fare istanza coloro che hanno già ottenuto il contributo grazie alla precedente edizione promossa nell’autunno dello scorso anno.

A fronte del beneficio economico di 500 euro, è richiesto l’impegno a mettere a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo a favore della comunità e del territorio, contribuendo al processo di ripartenza economica e sociale.

Ulteriori informazioni sul sito del Comune: https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42720,255096.

Dati del progetto Ripartiamo 2020 – prima edizione

La prima edizione del progetto Ripartiamo 2020, che si è svolta in due finestre temporali (presentazione domande dal 15 al 30 giugno e dal 16 al 31 agosto), è stata realizzata grazie ad un fondo straordinario regionale di 190 mila euro nell’ambito dei fondi per il Reddito di inclusione attiva (Ria).

Il Comune di Vicenza ha gestito le istanze per i 37 Comuni dell’Ambito territoriale sociale del distretto est Aulss 8.

Sono 1.180 i nuclei familiari che hanno presentato domanda, 504 dei quali in possesso dei criteri di accesso.

Grazie alle risorse disponibili sono stati erogati 380 contributi, del valore di 500 euro ciascuno, ad altrettante famiglie del distretto, 200 delle quali residenti a Vicenza, con le quali è stato sottoscritto un patto di comunità.

Per quanto riguarda i progetti realizzati, 278 nuclei familiari sono stati impegnati in attività di volontariato (collaborazione nella raccolta alimentare realizzata a dicembre 2020; collaborazione nel garantire il corretto accesso ai seggi elettori in occasione delle elezioni regionali a giugno 2020; servizio di babysitting in occasione di attività formative rivolte alle mamme; collaborazione nell’accesso alle scuole elementari, in particolare per i Comuni più piccoli; tutoraggio e organizzazione di gruppi di studio per l’accesso al corso OSS; attività a favore della comunità come lezioni di musica per bambini, laboratori teatrali,…).

Per 102 famiglie è stato definito un progetto personalizzato a fronte di particolari difficoltà (carico di cura, presenza di patologie, particolare fragilità sociale); per alcune di queste si è resa necessaria la presa in carico da parte dei servizi sociali.

Molti sono stati i volontari che hanno collaborato (anche il sabato e la domenica) nelle pulizie di fondo dell’Albergo cittadino appena terminati i lavori di ristrutturazione, permettendo di riaprire velocemente all’accoglienza delle persone senza dimora (emergenza freddo).

Una famiglia ha messo a disposizione, durante un fine settimana, la propria cucina ad una ragazza madre in difficoltà economica e con un bambino molto piccolo, permettendole di avere a disposizione, a seguito di un distacco della luce che è stato possibile risolvere solo il lunedì successivo, cibo caldo e doccia.

Un’operatrice socio sanitaria in attesa di cassa integrazione ha dato la propria disponibilità ad affiancare alcune utenti del servizio sociale che erano state iscritte alle selezioni per il nuovo corso OSS. Sono stati, quindi organizzati, nel rispetto delle normative anticontagio, alcuni gruppi di studio. I risultati sono stati sorprendenti: è stato selezionato oltre il 70% delle donne che ha partecipato ai gruppi.

Infine, un paio di famiglie sono state inserite nel percorso del servizio Affidi per diventare famiglie affidatarie.