
Il Comune di Rosà ribadisce la sua “ferma contrarietà” alla realizzazione dell’impianto agrivoltaico avanzato denominato “Rosa AFV”, proposto dalla ditta Tonello Energie Srl.
L’occasione per rimarcare questa posizione è data dalla comunicazione della presentazione pubblica del progetto, un evento che si terrà lunedì 22 dicembre 2025 alle 18 in modalità videoconferenza.
Considerata la rilevanza del tema e la necessità di garantire la più ampia partecipazione possibile, l’amministrazione comunale metterà a disposizione la Sala di Palazzo Cecchin, dove sarà pre-disposto il videocollegamento per consentire ai cittadini interessati di seguire l’incontro.
Caratteristiche dell’impianto agrivoltaico a Rosà e iter in Regione Veneto
La proposta progettuale, presentata lo scorso 7 luglio alla Direzione Valutazioni Ambientali della Regione Veneto – autorità competente in materia – riguarda la realizzazione di un impianto agrivoltaico avanzato nella zona destinata a parco rurale di Travettore.
L’intervento, qualora realizzato, occuperebbe circa 73 ettari di superficie e prevedrebbe l’installazione di 80.000 pannelli fotovoltaici, per una potenza stimata di 52 megawatt.
Attualmente, il procedimento è ancora nella fase preliminare, come disciplinato dal Regolamento Regionale n. 2 del 9 gennaio 2025, che stabilisce modalità e procedure della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). In questa prima fase, il proponente è tenuto a presentare il progetto alla comunità: successivamente si aprirà l’avvio del procedimento vero e proprio, durante il quale tutti i soggetti interessati potranno presentare osservazioni.
Il fronte istituzionale contrario
Con delibera del Consiglio Comunale del 30 settembre, l’Amministrazione Comunale di Rosà ha espresso la propria ferma contrarietà alla realizzazione dell’impianto “Rosa AFV”, posizione condivisa anche dal Comune di Cartigliano, tramite apposita delibera, e dal Comune di Bassano del Grappa, che ha approvato una mozione in tal senso. Un fronte istituzionale compatto che rafforza la posizione rosatese.
L’Amministrazione ribadisce che la sua contrarietà non è dettata da una opposizione ideologica alle energie rinnovabili o ai principi della transizione ecologica. Al contrario, Rosà ha da sempre promosso politiche concrete orientate alla sostenibilità ambientale: ampliamento delle aree verdi, realizzazione di piste ciclabili, interventi di rigenerazione urbana, installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e azioni mirate alla tutela del territorio.
La criticità principale riguarda la collocazione e la dimensione dell’impianto. L’area individuata rappresenta infatti una zona strategica dal punto di vista paesaggistico, agricolo e culturale, posta a ridosso dell’abitato della frazione di Travettore, da sempre vissuta e riconosciuta come elemento identitario del territorio rosatese. Un intervento di tali proporzioni rischierebbe di compromettere profondamente un contesto che la comunità considera di alto valore ambientale.
L’Amministrazione comunale sta predisponendo, con il supporto dei propri tecnici, le osservazioni ufficiali da trasmettere alla Regione Veneto nei termini previsti dalla normativa vigente e continua a monitorare con attenzione l’evoluzione dell’iter procedurale, garantendo trasparenza e informazione costante alla cittadinanza.
Si invita pertanto la popolazione a partecipare all’incontro del 22 dicembre 2025 alle ore 18.00, collegandosi autonomamente o recandosi presso Palazzo Cecchin.







































