“Il nostro unico avversario è l’astensionismo.” È un Luca Zaia ecumenico quello che questa mattina ha fatto tappa a Vicenza per dare il suo appoggio al sindaco uscente e candidato per il centrodestra, Francesco Rucco. La conferenza stampa viene organizzata al bar Totò Bistrot (qui la cronaca «Luca Zaia a Vicenza per spingere l’elezione di Francesco Rucco (candidato sindaco di Cdx», ndr) e contro l’astensionismo. Luogo non casuale, tra la stazione e campo Marzo, zona simbolo dello spaccio e del degrado in città. La Lega vuole far sapere che è lì: la sicurezza prima di tutto. Sullo sfondo del tavolino campeggia un’enorme leone di San Marco e altri vessilli di Alberto da Giussano.
Sulle battaglie che aspettano il candidato sindaco, invece, nessuna bandiera. Si parla di alluvione, Tav e medici di base. “Francesco governa per tutti i vicentini”, sottolinea Zaia: “Poteva andare in giro a fare politica, fregiandosi della fascia, invece ha lavorato per la città”. L’avversario, Giacomo Possamai, non viene mai nominato.
Eppure le polemiche del sindaco uscente Rucco col candidato dem in questi giorni non sono mancate, come quella innescata ieri mattina, quando il vicentino Andrea Cocco, vicino all’area politica di Possamai, su Facebook ha scritto: “Non dimenticare. Rucco è stato quello che ha portato i neofascisti in Comune”, polemizzando sulla posa delle pietre d’inciampo da parte della Giunta Rucco per ricordare le vittime dell’Olocausto, con tanto di foto del sindaco. Il post è stato poi condiviso da Martina Corbetti, candidata di Coalizione Civica, lista a supporto del candidato del PD.
La risposta all’arma bianca dal Comitato elettorale di Rucco, l’apice di vari attacchi ma questa volta così tanto personale da poter apparire come un sintomo di debolezza, non si è fatta attendere: “Come 5 anni fa l’unica cosa che sanno fare Possamai e il Pd è seminare odio e diffamazione con i suoi amici di questa campagna elettorale e con i nuovi amici del ballottaggio”. Lo stesso Francesco Rucco, durante la trasmissione Focus, ha rincarato la dose, parlando di “vergognosa e allucinante offesa alla Memoria delle vittime dell’Olocausto e a tutta la città di Vicenza. Nel giorno in cui la Schlein impone a Vicenza l’accordo con il movimento Cinque Stelle a Possamai. A dimostrazione che più la nascondono e più la segretaria nazionale del Pd è la vera regista della campagna di odio armata da mesi dal suo partito per prendere il potere a Vicenza”.
Insomma, volano stracci. Abbiamo quindi chiesto a un altra persona “informata sui fatti”, Luca Zaia stesso, qualcosa in merito a Possamai, capogruppo del Partito democratico in Regione, visto che sedeva con lui in Consiglio regionale. È così pericoloso come i comunicati dicono? “Su questo non voglio entrare”, ha glissato a margine della conferenza stampa del Totò Bistrot.
Niente polemiche, quindi. Anche coi giornalisti il tono è stato più che cordiale: “C’è Tony, ciao!”. Il presidente acchiappa una sedia al volo e la passa ad Antonio De Lorenzo, già del Giornale di Vicenza o ora de Il Vicenza: “Xe ea prima volta che un politico dà una carega a un giornalista” (sguardi sardonici).
Il padrone di casa è lui; Rucco sempre un passo indietro. Poi si abbandona alla filologia: “Un mio amico studioso mi ha detto che Shakespeare non è mai esistito”. Sembra Crozza, invece è Luca Zaia, quello vero. Alla fine delle domande, dalla bocca del “Magnifico” esce un liberatorio: “E ora spritz libero!”.
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