Rucco trova la “befana” a TVA ma lo boccia un preveggente post del 10 giugno 2019 di un militante di centro destra

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Rucco visto da... Basso
Rucco visto da... Basso
Ci scrive Andrea Lucangeli, un militante del centro destra cittadino, già sostenitore del candidato iniziale Mantovani e ora “querelato” da Francesco Rucco con lo stile mutuato dalla sua musa politica Donazzan: “Gentile direttore in occasione della intervista di stasera che TVA del direttore Basso ha fatto (ovviamente, immaginiamo, registrata e in clima da regalo della Befana, ndr) a #RuccoSindaco le ripropongo quanto da me postato il 10 giugno 2019. Se lo leggeranno, i suoi lettori potrebbero farsi una risata anche se amara“.
Accogliamo l’invito e vi proponiamo il vecchio, lucido e preveggente post di Lucangeli.

UN ANNO VISSUTO MEDIATICAMENTE – 10 giugno 2019

(sottotitolo: #RuccoLega, tanto fumo e niente arrosto….)
Giusto un anno fa (10 giugno 2018) il Candidato avv.Francesco Rucco, nato a Lecce il 28/06/1974 (per gli amici semplicemente “Checco”) veniva sorprendentemente eletto AL PRIMO TURNO Sindaco di Vicenza.
La  grande magia fu possibile grazie ad una incredibile serie di “combinazioni astrali” pressoché irripetibili.
Eccole in breve:
1) il brillante risultato della Lega alle Elezioni politiche del 4 marzo 2018 (risultato che indusse il Segretario cittadino Celebron a “prendere la palla al balzo” (della proposta io Sergio Berlato di Fratelli d’Italia, ndr) per rimettere subito in discussione gli accordi con Forza Italia sul nome del candidato sindaco unitario del centrodestra)
2) la debacle nazionale di Forza Italia a quelle stesse elezioni (con la conseguente incapacità di difendere adeguatamente a Vicenza l’avv. Mantovani dalle furbe manovre dei “presunti forzisti” Hüllweck & Donazzan)
3) il suicidio politico dei 5 Stelle locali che – per incredibili faide interne – non furono in grado di concorrere alle Elezioni con un loro candidato;
4) la estrema impopolarità del centrosinistra cittadino, falcidiato (anche, ndr) da 5 anni da assessore Dalla Pozza (e ho detto tutto…)
RuccoSindaco quindi – in quei giorni gloriosi del giugno 2018 – entrava trionfalmente a Palazzo Trissino mediante una spregiudicata  “manovra politica” professandosi però portatore di una ventata di RINNOVAMENTO CIVICO nella Amministrazione della città.
Ovviamente era una FANDONIA sesquipedale visti i nomi che lo appoggiavano (e, ovviamente, il vero civico era Mantovani, perciò sgradito ai più)
In quei giorni la parola d’ordine di Rucco – categorica ed impegnativa per tutti – sembrava essere DISCONTINUITÀ col passato (qualsiasi cosa ciò volesse significare)
A 365 giorni di distanza da quella gloriosa ascesa alla poltronissima di Sindaco tirare le somme di quanto fatto dall’Amministrazione Rucco è davvero impietoso e deprimente.
Soprattutto rispetto alle grandi aspettative di quel 27,5% degli aventi diritto al voto che lo avevano scelto.
La città – drammaticamente – HA GLI STESSI IDENTICI PROBLEMI di un anno fa (il post, lo ricordiamo, è del 10 giugno 2019 ma è più che attuale, ndr)  e appare intontita, rassegnata ad aspettare qualcosa di positivo che non arriva mai.
Inutile fare ancora il SOLITO ELENCO delle SOLITE CRITICITÀ, ormai le conosciamo tutti a memoria.
I casini, impietosamente, sono sempre sotto agli occhi di tutti, ogni santo giorno. Basta dare un’occhiata alle pagine della cronaca locale.
La “narrazione rucchiana” – dopo un anno – non incanta più nessuno… non ci credono più nemmeno tanti dei suoi (e l’11 gennaio 2020 ne dovremmo vedere qualche effetto, ndr)
Del famoso ed esilarante “Piano Marshall” sbandierato da #RuccoCandidato in campagna elettorale non v’è più alcuna traccia.
Sparito dai radar, scomparso, volatilizzato come tante altre “fantasie rucchiane”.
Se volete farvi una risata andate a riguardarvi lo strepitoso spot video girato da #RuccoCandidato in Campo Marzio, quello sulla panchina (stile Forrest Gump…) con la bambina occhialuta.
Un capolavoro di comicità involontaria.
Ma – andando alle cose più serie – tutto da questa Amministrazione appare fatto in modo improvvisato, estemporaneo, approssimativo, INCASINATO, cioè SENZA UNA VISIONE COMPLESSIVA di come dovrebbe diventare la nostra città nei prossimi anni.
Si naviga a vista, si GALLEGGIA giorno per giorno.
Si affrontano i problemi solo quando si presentano davanti e non possono più essere ignorati.
E – sulle cose davvero importanti (ad esempio AIM) – si aspettano indicazioni leghiste da fuori città.
L’unico obiettivo ben chiaro all’ex civil servant #RuccoLega e ai suoi molti sodali pare essere quello di SMONTARE quanto fatto dalla precedente Amministrazione.
Smontare, smontare, smontare il più possibile (anche quelle poche cose che sembravano funzionare) con una frenesia ed un malcelato SPIRITO DI RIVALSA per quanto è stato concesso di fare a Variati, in 10 anni, NELLA TOTALE ASSENZA DI UNA UNITARIA E CREDIBILE OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA in Consiglio comunale (evito di fare nomi per carità di Patria)
E – naturalmente – altro obiettivo di Rucco e soci è quello di OCCUPARE “manu militari” tutti i posti disponibili per distribuire “careghe” agli AMICI DEGLI AMICI, meglio se fascio-leghisti.
La frenesia spartitoria è talmente esacerbata che – in alcuni casi – si sono toccate le sublimi vette del ridicolo, come quella volta che è stato messo un esperto di sport nel CDA del teatro comunale… (e per fortuna l’interessato ha fatto un passo indietro)
Dunque in questo anno di Amministrazione “finto-civica” abbiamo purtroppo dovuto assistere alla cristallina rappresentazione della peggior politichetta locale, RANCOROSA e SPARTITORIA, condita – qua e là – con qualche traccia di RIDICOLO autoritarismo e paternalismo.
Una desolazione.
Mi dispiace per gli elettori del “finto-civico” Rucco.
Mi dispiace per quelli che – in buona fede – ci avevano creduto per davvero (vero Marco Ghiotto?)
Sono bastati 12 mesi per scoprire il bluff.
E adesso – purtroppo – ci aspettano altri 4 anni di questa poltiglia indigesta.
4 anni di queste “anime morte” tenute in vita dal collante del Potere.
4 anni di questa “armata padano-littoria” composta da personaggi che definire MEDIOCRI è un complimento (tranne un paio di lodevoli eccezioni)
Guardarli da vicino, in consiglio comunale, fa davvero impressione:
sono mediamente di una pochezza imbarazzante, E LA NOSTRA CITTÀ SI MERITEREBBE DI MEGLIO !
Ma Vicenza ne ha passate tante, passerà anche questa.
Amen.
Andrea Lucangeli