Salvini promette (di nuovo) l’autonomia del Veneto: “entro il 2023”. Zaia contento: “condivido la sfida”

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Zaia e Salvini
Zaia e Salvini

“Ben venga la presa di posizione di Matteo Salvini, condivido totalmente la sfida. Questo Governo può scrivere una vera pagina di storia del Paese. L’autonomia è una vera assunzione di responsabilità e il percorso per raggiungerla è stato iniziato dal Veneto e ha avuto la sua celebrazione con il referendum del 22 ottobre del 2017. In tutti questi anni, nonostante gli ultimi ventiquattro mesi dominati dalla pandemia, abbiamo lavorato con questo obbiettivo; da qui alla fine della legislatura ci sono tutti i presupposti per chiudere l’accordo a livello nazionale”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene in una nota dopo la dichiarazione con cui il segretario federale della Lega Matteo Salvini ha annunciato a Radio Libertà di non escludere che si possa chiudere il percorso dell’autonomia prima della fine della legislatura. “Il dossier autonomia, ormai chiesta da tutti, come maggiori risorse alle comunità locali, penso che possa essere a buon punto” ha detto Salvini. “Ho parlato col ministro Gelmini e ne parlerò col presidente Draghi, penso che sarebbe un bel segnale di futuro, di fiducia negli enti territoriali, di estensione delle responsabilità”. Durante la campagna elettorale del 2018 Salvini disse “con me al governo l’autonomia si fa in 15 minuti”. Poi vinse le elezioni e divenne ministro dell’Interno, ma dopo un solo anno di governo uscì dalla maggioranza gialloverde. Nel 2021 però è tornato di fatto al governo sostenendo Draghi premier. Intanto sono passati quasi 5 anni dal referendum (non gratuito) del 2017 organizzato dal presidente veneto Zaia per chiedere e ottenere un plebiscito da parte dei veneti a favore di questa riforma.

“L’autonomia è un segnale di modernità – prosegue Zaia – è la via per fare uscire il Paese dal torpore medievale che ancora lo affligge e guardare a un nuovo rinascimento. Noi come Regione del Veneto siamo pronti a raccogliere la sfida, visto e considerato che abbiamo lavorato proficuamente con gli uffici del ministro Gelmini. Siamo certi che le nostre proposte sono perfettamente accoglibili e questo ci potrebbe avviare alla firma dell’intesa come previsto dalla Costituzione”.

“Non ultimo – conclude il Governatore veneto – ringrazio il Capo dello Stato che nel suo discorso di insediamento ha avuto modo di ricordare l’importanza delle autonomie e il ruolo delle Regioni. Ancora una volta anche da parte del garante della costituzione, il Presidente Mattarella, c’è stato un segnale che va verso l’autonomia e va verso un percorso di legalità. Non parliamo quindi di secessione dei ricchi, di volontà di premiare gli egoisti come i detrattori vorrebbero far pensare ma di una vera e propria scelta di modernità”.