
Clima infuocato nell’ultimo Consiglio comunale di Schio dedicato alla discussione del bilancio di previsione. Con un gesto di rottura l’intera opposizione — dai rappresentanti di Fratelli d’Italia fino ai gruppi di minoranza del centrosinistra — ha scelto di abbandonare l’aula, lasciando alla sola maggioranza il compito di discutere e approvare il documento contabile.
La frattura si è consumata dopo che la maggioranza ha respinto la richiesta di sospensione della seduta avanzata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Alex Cioni. Una richiesta motivata dalla volontà di segnalare un paradosso politico: “La Giunta – spiegano dai banchi di minoranza – procede all’approvazione di un bilancio sapendo che, tra soli dieci giorni, verrà avviato il recesso del Comune di Schio da Alto Vicentino Ambiente (Ava), con conseguenze ancora incerte sugli equilibri finanziari dell’ente”.
Dura la replica della sindaca Cristina Marigo e della maggioranza, affidata a una nota: “Hanno rinunciato al confronto democratico su uno degli atti più rilevanti e delicati per il futuro della città. Una decisione esclusivamente politica, priva di qualsiasi fondamento tecnico o procedurale, che ha di fatto impedito il confronto su temi centrali per la comunità: servizi ai cittadini, investimenti, sostegno alle famiglie, alle imprese e alle associazioni del territorio”.
Secondo l’amministrazione, la motivazione legata all’imminente recesso da Ava sarebbe “formalmente legittima, ma nei fatti fuorviante”. La maggioranza sottolinea come il recesso non sia stato ancora votato (la seduta è prevista per il 29 dicembre) e che non esistano elementi tecnici per valutarne ricadute immediate. “Si tratta dunque di uno scenario futuro, evocato strumentalmente per giustificare una scelta politica già compiuta”, concludono dalla maggioranza.
L’opposizione: “Un bilancio nato già provvisorio”
Di parere opposto il fronte delle minoranze, che rivendica la serietà della propria posizione. “Il problema non è se una variazione di bilancio sia tecnicamente possibile — spiega il capogruppo Alex Cioni —, ma se sia serio e corretto approvare oggi un bilancio che la stessa maggioranza ammette dovrà essere modificato domani. Un bilancio di previsione deve essere attendibile e coerente, non un atto provvisorio da sistemare strada facendo”.
Per l’opposizione, la tesi secondo cui tutto potrà essere corretto a gennaio conferma le perplessità sollevate: “Se si sa già che il bilancio è destinato a essere modificato per una scelta politica così rilevante come l’addio ad Ava, è legittimo e doveroso chiedersi se il Consiglio comunale sia messo nelle condizioni di deliberare in modo pienamente consapevole”.
Sullo sfondo resta l’ombra della crisi con la multiutility dei rifiuti, che proprio in queste ore ha visto un nuovo capitolo con il blocco della gestione del Parco del Riuso, un segnale tangibile di quanto lo scontro societario stia ormai condizionando pesantemente la vita politica e i servizi della città scledense.







































