Scontri a Vicenza contro Israele a VicenzaOro: le varie e diverse posizioni di CUB, Rifondazione, Zanettin (FI), CGIL, Martella (PD) e M5S

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Scontri a corteo centri sociali contro presenza Israele a fiera Vicenza
Scontri a corteo centri sociali contro presenza Israele a fiera Vicenza

Il 20 gennaio Vicenza è stata teatro di scontri e proteste organizzate contro la presenza degli imprenditori israeliani alla fiera VicenzaOro. La manifestazione ha visto la partecipazione dei sindacati di base, tra cui CUB, che ha espresso il suo dissenso nei confronti della militarizzazione delle scuole e dell’università, sostenendo che i soldi destinati alle spese militari dovrebbero essere impiegati per migliorare le condizioni sociali, sanitarie e educative.

La CUB ha giustificato la protesta come un atto per fermare il presunto genocidio del popolo palestinese, accusando Israele di crimini, uccisioni di civili, personale medico e giornalisti, nonché dell’espulsione dalla loro terra della popolazione con il colonialismo di insediamento. La richiesta di sanzioni economiche contro Israele è stata avanzata insieme alle comunità palestinesi, mentre la presenza in piazza è stata interpretata come un sostegno alla resistenza dei palestinesi.

Rifondazione Comunista ha commentato gli scontri affermando che disordini e feriti sono “normali” in una manifestazione di questo tipo. Il segretario regionale, Paolo Benvegnù, ha sottolineato la necessità di una costante mobilitazione contro la politica di annientamento di Israele nei confronti della popolazione di Gaza. Ha promosso l’attivazione della Corte internazionale di giustizia, il riconoscimento dello Stato libero della Palestina e la cessazione delle ostilità da parte di Israele.

In risposta, Pierantonio Zanettin di Forza Italia ha criticato duramente le dichiarazioni di Benvegnù, definendo “gravissime” le affermazioni che giustificano la violenza e l’illegalità nonostante le prediche pacifiste del politico.

La CGIL, pur sostenendo il cessate il fuoco e una risposta politica al conflitto Israele-Palestina, ha condannato la violenza verificatasi a Vicenza. Gli incidenti hanno provocato una decina di agenti di polizia feriti, di cui quattro in modo grave. La CGIL ha evidenziato la contraddizione nello scendere in piazza per la pace con bastoni e il viso coperto, sottolineando la necessità di rispettare il diritto a manifestare e la libertà di espressione, ma condannando ogni forma di violenza.

Inoltre, il segretario regionale del Partito Democratico, Andrea Martella, ha condannato la violenza esprimendo solidarietà agli agenti delle forze dell’ordine feriti. Ha sottolineato l’assenza di giustificazioni per chi utilizza il diritto di manifestare come pretesto per violare le regole della convivenza civile e democratica, accusando alcuni partecipanti di cercare lo scontro fisico con le forze di polizia.

Infine anche il Movimento 5 Stelle cittadino a firma Giovanni Glorioso prende “le distanze, km direi, rispetto ai fatti accaduti ieri intorno alla manifestazione alla fiera dell’Oro e condanna con fermezza quanto accaduto nella mattinata di ieri. Manifestare pacificamente per la pace è cosa ben diversa dalle violenze alle quali abbiamo assistito ieri. Chi utilizza il tema della pace per giustificare atti di violenza, non fa un danno solo a se stesso, ma anche a tutte le persone che nella pace, quella autentica, credono davvero”.