Gestore unico rifiuti, scontro Schio-Ava: il Parco del Riuso diventa un caso politico

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ecocentro parco del riuso e del riciclo di schio ava

Suona come una ritorsione il mancato avvio della gestione del Parco del riuso e del riciclo di Schio da parte di Ava (Alto Vicentino Ambiente). Il tutto nonostante la struttura — fiore all’occhiello vantato dall’amministrazione comunale — sia stata inaugurata ufficialmente solo pochi giorni fa.

La mancata operatività del centro ha innescato un durissimo botta e risposta tra le parti: il Comune di Schio accusa la società di non voler prendere in carico la gestione, mentre Ava replica sostenendo che manchino i necessari requisiti di sicurezza e, soprattutto, chiarimenti sul futuro societario. Dal municipio, tuttavia, liquidano queste motivazioni come un semplice “pretesto”.

Al centro della frattura c’è la posizione del Comune di Schio, che non ha firmato i patti parasociali di ViAmbiente, legati alla fusione tra Ava e Soraris. La tensione è salita ulteriormente dopo che Alto Vicentino Ambiente Srl ha depositato due ricorsi al Tar del Veneto per impugnare le delibere dei Comuni di Schio e Torrebelvicino.

I due enti, infatti, hanno votato contro l’operazione nei rispettivi consigli comunali, dichiarandosi pronti a recedere qualora la fusione per incorporazione di Soraris in Ava dovesse concretizzarsi in via definitiva. La mossa legale punta a contestare la scelta dei due Comuni di non partecipare alla governance della nascente ViAmbiente Spa, la nuova multiutility provinciale dei rifiuti.

Nonostante alcuni incontri tenutisi in questi giorni per cercare di ricomporre le fratture e indurre Schio e Torrebelvicino a un ripensamento, finora non è stato raggiunto alcun esito positivo.

Il progetto di fusione Ava-Soraris, depositato ufficialmente lo scorso luglio, rappresenta il primo tassello fondamentale per la creazione del gestore unico. Con il successivo ingresso di Valore Ambiente S.r.l. (società del Gruppo AGSM AIM che opera nel Comune di Vicenza), la nuova realtà arriverà a servire un totale di 50 comuni e 310.000 abitanti nel territorio vicentino.

Mentre Schio e Torrebelvicino restano fermi sulla propria contrarietà, il resto del territorio sembra muoversi in direzione opposta. L’assemblea dei 23 Comuni soci di Agno Chiampo Ambiente ha recentemente approvato all’unanimità l’avvio delle linee guida per l’operazione. Anche il Comune di Vicenza, attraverso le parole del consigliere Alessandro Marchetti, ha ribadito il forte interesse a seguire questo percorso, con l’obiettivo dichiarato di “staccare Valore Ambiente da Agsm-Aim per entrare nel gestore unico”.

L’orizzonte temporale per trovare un accordo definitivo e concretizzare la configurazione unitaria del servizio è fissato a marzo 2027. Il progetto di Viambiente Spa prevede una società interamente pubblica gestita in house providing, pensata per garantire un servizio di qualità a tariffe eque. Per assicurare una governance equilibrata, lo statuto prevede che le decisioni strategiche richiedano una doppia maggioranza: quella delle quote societarie e quella del numero di popolazione servita. Una clausola che, tuttavia, non sembra ancora bastare a sciogliere le riserve di Schio.