“Scultura Centrale”: arte e partecipazione all’ex Centrale del Latte di Vicenza, futuro centro civico con abbattimento muro di cinta

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Area ex Centrale del latte, lavori di abbattimento del vecchio muro di cinta che da su via Mentana verso la guardia medica
Area ex Centrale del latte, lavori di abbattimento del vecchio muro di cinta che da su via Mentana verso la guardia medica

Volge al termine la mostra Scultura Centrale, esposizione di arte contemporanea inaugurata lo scorso 12 aprile negli spazi rigenerati dell’ex Centrale del Latte di via Vaccari. Un evento che ha riportato l’attenzione pubblica su un’area urbana a lungo trascurata, oggi al centro di un importante progetto di riqualificazione.

La locandina della mostra Scultura Centrale
La locandina della mostra Scultura Centrale

L’iniziativa artistica sta ponendo in risalto le migliori esperienze nel campo della scultura contemporanea. L’esposizione, ad ingresso libero, aperta al pubblico il giovedì e venerdì dalle 15 alle 20, e la domenica dalle 10 alle 20, è curata da Alberto Zanchetta, professore all’Accademia di Belle Arti di Venezia, e Paolo Dosa, fondatore della galleria Andrea Arte Contemporanea, la mostra promette di essere un evento significativo non solo per la città, ma anche per il territorio circostante.

Inserita in un più ampio percorso di rigenerazione urbana e culturale, Scultura Centrale ha rappresentato una delle prime attività promosse grazie al progetto “La Centrale delle Idee”, finanziato con 360mila euro ottenuti dall’amministrazione comunale tramite un bando dell’ANCI.

Ex aerostazione: Giancarlo Albera e Tavolo della Partecipazione
Giancarlo Albera

Come spiega l’attivista civico Giancarlo Albera, da anni impegnato per il futuro dell’ex Centrale del Latte, “il percorso partecipativo ha coinvolto diverse realtà territoriali e si è concluso il 12 maggio scorso al CIM con la presentazione dei progetti selezionati”. L’obiettivo dichiarato è chiaro: trasformare il complesso in un Centro Civico permanente, con un’offerta culturale e sociale rivolta prima ai giovani e poi a tutte le fasce d’età, in chiave intergenerazionale.

Tra le priorità condivise dai partecipanti al percorso: l’apertura di un bar sociale e di un’emeroteca, la realizzazione di un parco accessibile e di una piastra polivalente gratuita per attività sportive e ludiche, senza dimenticare l’importanza di spazi gioco per i più piccoli, vista la presenza nel quartiere di tre scuole materne.

Proprio a testimonianza dell’avvio operativo della trasformazione sono iniziati in contemporanea i lavori per l’abbattimento del vecchio muro di cinta su via Mentana, all’altezza della guardia medica. Sarà sostituito temporaneamente da una recinzione provvisoria, primo passo visibile di un processo che punta a rendere finalmente aperta e viva un’area strategica per la città.

“La partecipazione – ricorda ancora Albera – non va solo invocata: va esercitata. Solo con un impegno attivo e costante delle realtà locali sarà possibile costruire un luogo che sia davvero della comunità, del quartiere e della città”.

“Con la vicina chiusura della mostra si conclude una fase simbolica, ma ne inizia un’altra, ben più concreta – conclude Giancarlo Albera -: quella della costruzione di un polo civico che unisca cultura, inclusione e aggregazione. Un progetto che, se accompagnato con visione e costanza, può fare scuola nel panorama urbano vicentino”.