Continua a dilagare la Peste Suina Africana (PSA), una malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici la cui diffusione ha un profondo impatto sulla salute e sul benessere animale, sulla filiera alimentare, sullo sviluppo Rurale, sull’economia e sul commercio internazionale.
Per capire la sua incidenza basta pensare che un solo focolaio può portare alla perdita di oltre 5.000 posti di lavoro e al blocco totale dell’esportazione della carne suina. Considerata la sua vicinanza al settore, il Deputato italiano al Parlamento europeo Sergio Berlato, con il supporto dei suoi colleghi di Fratelli d’Italia, nel mese di aprile ha depositato presso la Commissione europea un’interrogazione relativa al ruolo cruciale di alcune categorie (quali Cacciatori e Silvicoltori) in merito alla prevenzione, al contenimento e al contrasto del virus. In seguito all’intervento dell’onorevole la Commissione ha organizzato, insieme ad altre Istituzioni, campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione specifici, mantenendo stretti e regolari contatti con i soggetti interessati: un intervento efficace necessita di una collaborazione multisettoriale.
Lo strumento sviluppato per adattare a livello nazionale gli standard internazionali, tenendo però in considerazione le caratteristiche socio-culturali, geografiche, politiche ed economiche diverse per ogni territorio, è il Quadro Globale per il controllo progressivo delle malattie transfrontaliere degli animali, frutto della collaborazione tra l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE). L’obiettivo è aumentare le misure di prevenzione grazie a Gruppi di Esperti impegnati a fornire linee guida, direttive e strumenti finanziari utili per coordinare le politiche e le strategie di controllo e per incrementare la ricerca e lo sviluppo di un vaccino efficace. Le valutazioni sugli interventi da attuare sono invece eseguite dal Comitato d’aiuto allo Sviluppo (facente parte dell’OCSE) il cui scopo è eradicare la Peste Suina Africana per evitare di mettere ancora più in difficoltà l’economia dell’Europa, soprattutto considerata la gravità della crisi economica e sociale che stiamo attualmente vivendo a causa dell’emergenza Covid-19.
Sconfiggere la Peste Suina Africana è fondamentale per garantire la salubrità alimentare e per salvaguardare un settore di primaria importanza per l’economia. Cooperare per raggiungere il pieno controllo della Peste Suina Africana significa anche cooperare per raggiungere alcuni tra gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDG), in particolare la lotta alla fame e alla povertà. Ci auguriamo pertanto che le iniziative proposte dalle varie Istituzioni siano ampiamente sostenute ed implementate dai Governi nazionali per tutelare la salute di tutti.
Articolo redazionale a pagamento offerto dal Gruppo ECR