
Giulia Zago è stata riconfermata segretaria generale di Sicet Veneto, il Sindacato Inquilini Casa e Territorio di Cisl, nel corso del 9° Congresso regionale “Abitare il Veneto del futuro: diritti, territorio, partecipazione”.
Nata a Padova nel 1987, Giulia Zago lavora dal 2011 nel sistema dei servizi Cisl (Caf) ed è stata formatrice sindacale. Segretaria Sicet con delega al territorio di Padova-Rovigo dal 2021, da dicembre 2024 è diventata segretaria generale di Sicet Veneto, che conta 2254 iscritti (dati 2024), con un trend in crescita nell’ultimo triennio.
Il nuovo direttivo di Sicet Veneto, che affiancherà Giulia Zago per i prossimi quattro anni, è composto da: Victoria Pistol (delega per Venezia), Franco Scinico (Verona), Daniele Mezzalira (Vicenza) e Stefano Bellotto (Treviso-Belluno).
Il Congresso si è svolto in un momento di particolare complessità, segnato da crisi economiche e sociali, dagli effetti della pandemia e dai mutamenti del mercato del lavoro e dell’abitare, oltre che dalla denatalità e dallo spopolamento delle aree interne.
Giulia Zago ha sottolineato come Sicet Veneto abbia concentrato le proprie energie sul tema del “diritto alla casa”, considerandolo un pilastro della dignità umana e della coesione sociale. Ha evidenziato come i fatti di cronaca, dagli studenti in tenda agli sfratti, alla carenza di alloggi e alle emergenze idrogeologiche, dimostrino come l’abitare sia diventato centrale nelle crisi e nelle speranze del territorio.
Zago ha inoltre dichiarato: “Chiediamo con forza alla Regione del Veneto, ai Comuni, alle Ater e al Governo di affrontare strutturalmente il disagio abitativo passando da misure emergenziali a piani pluriennali di edilizia pubblica e rigenerazione urbana e di valorizzare il ruolo delle parti sociali (sindacati, associazioni, terzo settore) nei processi decisionali, affinché i programmi di housing sociale, efficientamento ed edilizia residenziale pubblica sovvenzionata possano meglio rispondere ai bisogni reali.
Ancora, rispetto ai temi e ai problemi dell’abitare è necessario promuovere una cultura della responsabilità collettiva, che consideri la casa un diritto inalienabile e insieme un bene di interesse generale, strettamente connesso con la sostenibilità ambientale e la salute pubblica”.