Sicurezza Vicenza: focus su San Lazzaro, San Pio X e Pomari. Comitato: lotta a spaccio e prostituzione con più telecamere e controlli di vicinato

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San Lazzaro, San Pio X e Pomari: in questi quartieri di Vicenza, nelle loro strade, si concentrerebbe il grosso delle cause del problema sicurezza. Cause che sono per lo più riconducibili a droga e prostituzione, e che necessitano di uno sforzo in più per porre un argine ai tanti episodi di criminalità che si registrano in città.

È quanto emerso dalla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri, mercoledì 10 gennaio 2024, in prefettura.

“Escludo – ha detto il prefetto di Vicenza, Vincenzo Caccamo – la presenza in città di ramificazioni significative di organizzazioni criminali”. Dalle sue parole è dunque emerso un quadro dell’emergenza vicentina costituito essenzialmente da due minacce da contrastare con maggiore impegno: lo spaccio della droga, “la vera piaga” ha detto il rappresentante territoriale dello Stato, e la prostituzione che – è emerso dalle parole del prefetto – è un fenomeno in forte ripresa.

Quali strumenti, allora? Durante la riunione sulla sicurezza di Vicenza sono state stabilite delle strategie da mettere in campo al più presto e che seguiranno tre direttrici. Su tutto, la disposizione di stazioni mobili delle forze dell’ordine nei quartieri più a rischio, i già nominati San Lazzaro, San Pio X e Pomari, dove si concentrerebbe il “grosso” dei fenomeni delinquenziali. Quanto meno quelli registrati di recente. Il tutto, anche ripensando le operazioni “alto impatto” che coinvolgono le forze di polizia cittadine.

Step due: più telecamere per la video sorveglianza delle strade e piazze cittadine. Qui è stata tirata in ballo l’amministrazione comunale, presente con il sindaco Giacomo Possamai, che – è stato chiarito – potrà fare affidamento sul fondo interministeriale per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana e così aumentare il numero di telecamere a Vicenza, con quasi 100 mila euro.

“Abbiamo voluto dare spazio anche allo strumento del controllo di vicinato – ha inoltre chiarito il prefetto Caccamo -. Acquisito il parere favorevole del comitato ordine e sicurezza pubblica, andremo a stretto giro a sottoscrivere il nuovo patto che contempla quei quartieri che già facevano parte della progettazione del 2019, ai quali l’amministrazione comunale potrà aggiungerne altri. Una volta che la giunta comunale approverà il documento, lo sottoscriveremo e diventerà operativo per il prossimo triennio. Ritengo che anche questo sia uno strumento importante perché ricade in quella sicurezza partecipata che è fortemente auspicata anche da parte dei cittadini”.

Nessun cenno alle ronde di controllo nelle zone più a rischio e con la partecipazione attiva dei cittadini, proposte dal Movimento Italia Sociale Vicenza, o ad aspetti quali il potenziamento dell’illuminazione pubblica in determinate zone di Vicenza allo scopo di aumentare il senso di sicurezza, scoraggiando malintenzionati.