Soppressione Partecipate, in Legge di Bilancio passa ODG di deputati vicentini (Caretta-Pretto-Giovine) per diminuire la soglia del fatturato medio

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Una soglia di fatturato medio più bassa per stabilire la soppressione di aziende partecipate da enti pubblici.

È questo l’oggetto di un ordine del giorno approvato nell’ambito della Legge di Bilancio 2023 e presentato dai deputati vicentini Erik Pretto (Lega), Maria Cristina Caretta (FDI) e Silvio Giovine (FDI), firmatari dell’Ordine del Giorno.

“Nel corso delle votazioni della Legge di Bilancio 2023 alla Camera dei Deputati – dicono i tre deputati – è stato approvato il nostro Ordine del Giorno atto a modificare il Testo Unico in materia di Società a partecipazione pubblica.

Questo, si rivela essere attualmente, in alcuni suoi punti, un freno allo sviluppo e alla crescita di diverse aziende partecipate operanti sull’intero territorio nazionale. Il sistema normativo vigente prevede, infatti, lo svolgimento annuale di un’analisi di assetto con la predisposizione di un piano per la razionalizzazione, fusione o soppressione delle partecipate, anche mediante messa in liquidazione o cessione, nei casi in cui si rilevi che le stesse, nel triennio precedente, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore ad un milione di euro.

Condizioni però che risultano fin troppo restrittive, anche considerata la crisi economica che il Paese sta attraversando e che in diversi casi comportano la chiusura o la liquidazione di strutture prestigiose soprattutto se contestualizzate in piccoli territori, i quali traggono validi contributi economici e sociali dalle stesse.

Per questo abbiamo ritenuto di impegnare il Governo a modificare il suddetto Testo Unico e, nello specifico, la formulazione dell’art. 20, comma 2, lettera D, prevedendo che la soglia di fatturato medio minimo presa in considerazione per le analisi dell’assetto complessivo delle società venga diminuita, ed eventualmente che queste valutazioni vengano svolte su una base temporale più estesa di quella attuale, con l’obiettivo di rendere la vigente normativa più elastica e flessibile, evitando di mettere in difficoltà molti amministratori locali intenti a tutelare le risorse del loro territorio.

È il caso dell’aeroporto Arturo Ferrarin di Thiene, che ci è stato sottoposto in maniera bipartisan dagli amministratori di maggioranza e minoranza della città, a riprova del fatto che le giuste battaglie territoriali possono essere legittimamente condivise. Soddisfatti del risultato fin qui raggiunto, valuteremo di conseguenza il vettore normativo più opportuno per concretizzare questo impegno del Governo”, concludono i deputati vicentini.