Superbonus 110, sen. Pierantonio Zanettin a ViPiu.it: “Alcuni aspetti positivi, ma bisogna lavorare per modificarlo. Ecco come”

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Superbonus ance veneto
Superbonus

Sen. Pierantonio Zanettin, che giudizio dà dell’ennesimo decreto legge sul superbonus 110 (qui altri interventi su ViPiu.it, ndr), emanato  questa settimana dal governo ? 

Il decreto legge ha certamente qualche aspetto positivo,  ma presenta anche delle criticità, alle quali, come Forza Italia,  cercheremo di porre rimedio

Ci illustri intanto gli aspetti positivi. 

Pierantonio Zanettin (Forza Italia) decreto rave balcani
Pierantonio Zanettin (Forza Italia)

La normativa appena varata ha lo scopo di rimettere in moto la circolazione dei crediti di imposta, relativi ai bonus edilizi, che sono rimasti in pancia alle banche ed alle imprese, e che finora erano bloccati dalla responsabilità  solidale prevista  tra cessionari e istituti di credito per i crediti fittizi.

Purtroppo soprattutto nella prima fase di applicazione molte sono state le truffe di imprenditori senza scrupoli.

Probabilmente è un fenomeno al quale il nostro territorio è rimasto estraneo, ma che certamente a livello nazionale ha creato voragini nei conti dello Stato.

All’art. 1 del decreto Superbonus vengono ora determinati dei requisiti oggettivi per la certificazione dei crediti.

Ciò consentirà a banche e imprese di acquistare i crediti fiscali, senza correre rischi.

Questo è certamente un aspetto assai importante.

Non a caso l’ABI ha immediatamente emanato una circolare ai propri associati, per invitarli a riattivare le compravendite di tali crediti di imposta.

La novella normativa vale per tutte le operazioni immobiliari poste in essere fino ad oggi.

Molti privati avevano cominciato i lavori contando sullo sconto in fattura e sulla cedibilità del credito, ed erano stati bloccati i dalle incertezze interpretative, che poi erano sorte.

Ora hanno di nuovo la speranza di sistemare le cose.

Con il decreto da una parte vengono sbloccati i crediti incagliati, ma dall’altra vengono impedite per il futuro  le cessioni di credito. Questo non rischia di paralizzare  un settore trainante per l’economia nazionale,  come quello edilizio? 

Il repentino ed inaspettato dietro front del governo sul fronte cessioni è uno degli aspetti problematici del decreto.

Penalizza soprattutto le fasce più deboli della popolazione, che non hanno capienza fiscale per detrarre dalle tasse i bonus.

Questa misura  rischia di tradursi nel concreto in un  vantaggio solo dei più ricchi.

E così non va bene.

Cosa propone allora Forza Italia? 

Abbiamo già chiesto un tavolo con governo e associazioni di categoria per concordare delle modifiche in sede di conversione del decreto.

Le aziende ci chiedono di stabilizzare i bonus,  magari abbassando le aliquote, per esempio dal 110% all’80%, ma dando certezza delle norme per i prossimi 10 o 15 anni. Perché il problema di questo Superbonus è stato un continuo cambiamento di regole, che non vanno modificate in corsa, dalla sera alla mattina.

Solo la certezza del diritto garantisce le imprese sane, che vogliono continuare ad investire e creare nuova occupazione.

Del resto l’ Europa ci chiede nei prossimi anni case green e l’unico modo di ottenere realisticamente questo obiettivo è quello di rendere  strutturali i bonus, creando delle imprese sempre più specializzate nel settore.

Forza Italia ha detto No alla fiducia sul decreto;  mi pare che sia la prima volta di una vostra presa di posizione così forte in questa legislatura, 

Abbiamo detto che stavolta non accetteremo un prendere o lasciare con il Governo.

Del resto imprese, professionisti, proprietari immobiliari sono da sempre i nostri principali elettori e si aspettano da noi di essere tutelati al meglio.