Tangenziale di Vicenza: a due anni da (mezza) apertura Bretella, tutto fermo. Comitato Albera: “Basta gravi ritardi e inerzia istituzionale”

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Zaia col comitato Bretella dell'Albera
Zaia col comitato Bretella dell'Albera

Due anni esatti dall’apertura ufficiale del primo tratto della Bretella di Vicenza — era il 19 giugno 2023 e titolavamo già allora «Bretella dell’Albera: inaugurazione storica. Zaia a Vicenza ringrazia anche il Comitato: “Che rompiballe”. Salvini non c’è. L’opera non è conclusa» dopo la nota istituzionale della provincia — e la situazione è, amaramente, sempre la stessa: lavori bloccati, infrastruttura incompleta, collaudo che ancora manca. È quanto ha denunciato ieri, in un incontro stampa al Centro Civico di via Thaon di Revel, il Comitato Albera “Per la Vita. No Tir – Sì Bretella Tangenziale” con i portavoce Giovanni Rolando e Fiorenzo Donadello.

Comitato Albera, gli irriducibili Fiorenzo Donadello e Giovanni Rolando
Comitato Albera, gli irriducibili Fiorenzo Donadello e Giovanni Rolando

“Da quel 19 giugno 2023, quando al taglio del nastro erano presenti tutti i rappresentanti istituzionali, nulla si è mosso,” hanno sottolineato Rolando e Donadello. “A Vicenza e provincia cittadini, lavoratori e imprese si chiedono perché il progetto, previsto e finanziato fin dal Protocollo di Intesa del 2014, non venga portato avanti.”

Bretella dell'Albera, tanti sorrisi mediatici delle Istituzioni quando c'è da inaugurare
Bretella dell’Albera, tanti sorrisi mediatici delle Istituzioni quando c’è da inaugurare

Il Comitato continua la sua mobilitazione con gazebo e raccolta firme per la petizione “No Tir di attraversamento nei Quartieri”, rivolta al sindaco Giacomo Possamai e al presidente del Consiglio comunale Alessandro Zaramella. Al centro della protesta: la tutela della salute e della sicurezza stradale, il contrasto all’inquinamento e la promozione della mobilità sostenibile, oltre alla riduzione dei costi per le imprese grazie a un sistema viario efficiente.

I lavori ancora da completare

Il quadro dei lavori mancanti è corposo:

  • Illuminazione pubblica agli svincoli Sud (Viale del Sole) e Nord (SP46 Pasubio), ancora al buio;
  • Barriere acustiche da installare nel tratto residenziale di Costabissara;
  • Mitigazioni paesaggistiche e ambientali;
  • Piste ciclopedonali laterali da rendere percorribili;
  • Segnaletica stradale da integrare e correggere, per prevenire incidenti frequenti;
  • Modifica al sottopasso carrabile di strada Ambrosini;
  • Messa in sicurezza idraulica del viadotto e della rotatoria sud;
  • Aree di sosta da attrezzare lungo le piste ciclopedonali;
  • Divieto di transito a monopattini e biciclette lungo la Bretella per motivi di sicurezza.

A ciò si aggiunge il mancato completamento del Collaudo tecnico e amministrativo, documento che deve essere ancora firmato da sindaco, Ministero, Regione e Provincia.

Protocollo tradito?

Il progetto di Completamento Tangenziale nasceva da un ampio Protocollo di Intesa, siglato nel 2014 da Ministero Infrastrutture e Trasporti, ANAS, Regione Veneto, Provincia e Comuni interessati. A questo dovevano aggiungersi le compensazioni per la realizzazione della seconda base militare Usa Del Din e i fondi regionali previsti (20 milioni di euro in quattro anni).

Il piano articolato prevedeva quattro stralci:

  1. Primo tratto (Viale del Sole – SP46 e collegamento base Del Din);
  2. Secondo stralcio (da Viale Serenissima – Via Aldo Moro a SR53 Postumia);
  3. Terzo stralcio (da SR53 a Strada Marosticana);
  4. Quarto stralcio (da Strada Marosticana a collegamento con la Bretella esistente).

“È ora di accelerare”, ribadisce il Comitato Albera. “Ogni ulteriore ritardo pesa sulla qualità della vita dei cittadini, sulla sicurezza stradale e sui costi per le imprese. Non vogliamo che la Bretella resti per anni una ‘mezza strada’ non conclusa come troppe opere italiane.”