Vicenza, Taser a Polizia e Carabinieri a partire da oggi: presentazione in conferenza in Questura

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Taser
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La presentazione dell’utilizzo della Pistola ad impulsi elettrici o Taser nella Provincia di Vicenza, a partire da oggi, da parte delle strutture operative dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato è stata oggetto di una conferenza stampa. Lo rende noto la Questura di Vicenza in un comunicato stampa. All’appuntamento erano presenti il questore Paolo Sartori e il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Nicola Bianchi.

“L’arma ad impulsi elettrici TASER (acronimo di Thomas A. Swift’s Electronic Rifle) modello X2 è un dispositivo in grado di emettere impulsi elettrici proiettando a corto raggio una coppia di dardi che rimane collegata all’arma per mezzo di fili conduttori, per inabilitare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto mediante contrazione involontaria dei muscoli. 

Il TASER, pur non essendo considerato un’arma letale, è inserito tra le armi speciali in dotazione di Reparto, ed il suo utilizzo è regolamentato in maniera specifica al fine di consentire agli operatori di Polizia di poter intervenire in modo più efficace in tutte quelle situazioni d’emergenza ove ci si trovi in presenza di soggetti esagitati in maniera aggressiva, non collaborativi, armati di coltelli, machete, bastoni ed altre tipologie di “armi bianche”.

L’operatore potrà intervenire con modalità di sicurezza tali da garantire in breve tempo il fermo del soggetto ostile senza incorrere in situazioni di pericolo.

Riferimenti normativi

In base alla normativa vigente il TASER è considerato un’arma propria impiegabile dall’operatore di Polizia ove ricorrano le condizioni previste dai seguenti Articoli del Codice Penale:

  1. – 51 (Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere)
  2. – 52 (Legittima Difesa)
    1. – 53 (Uso legittimo delle armi) 
      1. L’operatore, sulla base della specifica formazione ricevuta e dopo aver valutato lo scenario operativo, può farne uso secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità per consentire il controllo fisico di un soggetto al fine di renderlo inoffensivo e/o immobilizzarlo, neutralizzandone la minaccia.

Impiego dell’arma ed effetti sulla persona

Le modalità d’intervento dell’uso del TASER sono state codificate in un Protocollo firmato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale di Sanità e Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dal Comando Generale della Guardia di Finanza e dal Coordinatore del Centro Nazionale di Tiro della Polizia di Stato a Nettuno, che prevede modalità di addestramento ed impiego identiche per tutte le Forze di Polizia.

Le funzioni del TASER si attivano posizionando la “sicura” in modalità “ON”: in tal modo si azionano, contemporaneamente, i puntatori laser, la lampada di illuminazione e la memorizzazione interna di tutte le attività eseguite con l’arma. Premendo il grilletto vengono sparati i dardi della prima cartuccia che, ancorandosi al soggetto, attivano in automatico gli impulsi elettrici che producono una contrazione muscolare involontaria per un certo tempo. Il dardo è stato concepito per ridurre al minimo l’impatto sulla cute del soggetto. 

L’utilizzo del Taser X2 presuppone l’impiego di un’unità operativa (almeno 2 operatori) mediante la necessaria interoperabilità con la “tecnica della triangolazione”, al fine di sfruttare in maniera efficace la temporanea inabilitazione motoria del soggetto attinto. Pertanto, l’impiego del TASER da parte dell’Operatore di Polizia può essere preceduto, ove la circostanza lo consenta, da un avvertimento orale, visivo e acustico a scopo dissuasivo. 

Avvertenze e precauzioni d’impiego

L’intervento delle pattuglie dotate di TASER sarà coordinato dalle rispettive Centrali Operative e, in caso di attivazione dell’operatore munito del TASER, le stesse Centrali provvederanno ad allertare immediatamente il Personale Sanitario del 118 e, all’occorrenza, a richiederne l’intervento. 

I soggetti operanti dovranno prestare la massima attenzione allorché le caratteristiche dell’ambiente evidenzino il rischio di incendi o di esplosioni, poiché in tali circostanze si poterebbe configurare un pericolo per altre persone presenti nelle immediate vicinanze”. 

“Formazione rigorosa e massima cautela – hanno tenuto a precisare il Questore Sartori ed il Colonnello Bianchi – questa è la formula imprescindibile per garantire ogni singolo intervento nella massima sicurezza. Il TASER rappresenta uno strumento di prevenzione fondamentale per le pattuglie delle Forze dell’Ordine chiamate a operare nei contesti urbani. Questo strumento infatti permette di intervenire in condizioni di massima sicurezza sia per gli operatori di Polizia che per coloro che si rendono autori di condotte criminose, poiché consente di evitare i rischi di uno scontro fisico e quelli potenzialmente letali del conflitto a fuoco.  La rigida osservanza di regole assai stringenti da parte degli operatori di Polizia fungerà altresì da deterrente; difficilmente, infatti, questi ultimi saranno costretti ad utilizzare il TASER: il più delle volte sarà sufficiente mostrare la pistola ad impulsi elettrici per dissuadere il soggetto da intenti violenti”.