Tav, pestaggio a colpi di mazza da baseball di un 66enne dirigente romano a Montebello Vicentino: non ancora chiaro il movente

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Tav Montebello pestaggio
Tav Montebello pestaggio

Ha fatto subito clamore l’episodio accaduto nel maggio scorso nel cantiere Tav a Montebello Vicentino e reso noto stamattina dai Carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza dopo l’arresto di tre uomini con precedenti penali di 45, 46 e 52 anni residenti nelle provincie di Milano e Monza Brianza.

Un brutale pestaggio ai danni di un dirigente della Salcef – riporta l’Ansa – un’azienda impegnata nella progettazione dei cantieri della Tav in Veneto. Un’indagine durata mesi: l’uomo, un 66enne romano, era stato aggredito a colpi di mazza da baseball, all’esterno del cantiere Tav a Montebello Vicentino, riportando lesioni gravissime.

Uno dei tre arrestati, fra l’altro, era sotttoposto alll’affidamento in prova ai servizi sociali e non avrebbe potuto lasciare il territorio della Lombardia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Vicenza, proseguono per accertare l’esatto movente della spedizione punitiva.

L’episodio era accaduto nel maggio scorso. I tre aggressori avevano atteso per ore la vittima, all’esterno del cantiere: con un suv avevano bloccato l’auto del dirigente e una volta scesi dall’abitacolo lo avevano picchiato con una mazza da baseball, procurandogli traumi e fratture in tutto il corpo.

Solo l’intervento di alcuni operai del cantiere aveva fermato il pesataggio, ripreso da alcune telecamere di sicurezza.

Immagini dalle quali gli investigatori avevano poi estrapolato elementi utili all’identificazione del gruppo.