Ultras Milan e Inter, indagini Dda Milano: in corso arresti e perquisizioni

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Ultras di Milan e Inter nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano. Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dall’antimafia meneghina.

Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

Nello stesso contesto ulteriori misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O.

Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico. Probabile il legame di questa operazione nell’ambito del mondo ultras di Milan e Inter con i fatti di alcune settimane fa verificatisi a Cernusco sul Naviglio (Milano), quando Antonio Bellocco, originario della famigerata famiglia di Ndrangheta calabrese è stato ucciso a coltellate da Andrea Beretta, capoultras nerazzurro e a sua volte ferito da un proiettile.

I dettagli dell’operazione odierna saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.