Valanghe sulle Dolomiti, soccorsa una donna. Riunione con assessore Bottacin su opere di difesa

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Dolomiti in Veneto

Due valanghe si sono verificate oggi sulle Dolomiti, in particolare sulle montagne bellunesi: una persona è rimasta coinvolta e soccorsa. È quanto emerge dalle prime informazioni.

Come si è appreso, il primo distacco ha interessato la pista Fedare, sul Nuvolau, dove è intervenuto l’elicottero dell’Air service center trasportando equipaggio sanitario e unità cinofila. In questo caso è stato escluso il coinvolgimento di persone.

Coinvolgimento che quindi si è verificato nella seconda delle valanghe sulle Dolomiti, caduta sul Monte Padon, e che ha invece travolto una scialpinista, estratta dalla neve anche con l’aiuto di altri sciatori presenti.

Sul posto l’elisoccorso di Trento, l’elicottero dell’Air service center con equipe sanitaria e unità cinofila, Soccorso alpino della Val Pettorina.

Proprio oggi, in tema di valanghe, si è tenuto a Sedico, a Villa Patt, un incontro per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori di difesa e i connessi piani di Protezione Civile. Alla riunione con l’assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, svoltasi con le strutture regionali competenti in materia, i bracci operativi di Veneto Strade, che ha curato gli interventi, e Arpav, hanno preso parte i sindaci delle amministrazioni interessate.

“Interventi fondamentali per la sicurezza del territorio – ha sottolineato Bottacin – in particolare dopo che Vaia da questo punto di vista ha cambiato radicalmente lo stato dei luoghi creando, in particolare, problematiche alle aree interessate da abitazioni e viabilità, e funzionali anche all’aggiornamento per le medesime considerazioni del colossale piano di Protezione Civile appositamente predisposto per tali siti, una volta ridefinito il grado di rischio e la vulnerabilità dei singoli siti.

Parliamo al momento di ventinove interventi – ha proseguito l’assessore – avviati tra il 2019 e oggi. Alcuni già completati al 100 per cento, altri sono in fase avanzata, altri ancora in itinere. Direi che siamo a buon punto, soprattutto in considerazione delle varie problematiche che hanno condizionato l’operatività in questi ultimi anni, tra cui la risoluzione non da poco del problema del sensibile aumento dei prezzi”.

La maggior parte degli interventi è concentrata in Agordino, con ventidue interventi, due sono previsti in Cadore, i restanti cinque in provincia di Vicenza.

“Attività decisamente importanti, – ha concluso Bottacin – che contiamo di ampliare con ulteriori cinque-sei interventi da valutare in base all’indice di rischio. Ancora un’azione decisiva per incrementare la sicurezza e la resilienza del territorio”.