
Sono 28 le vittime sul lavoro registrate in Veneto nel 2025, un dato in aumento rispetto alle 23 del 2024. Questo il bilancio presentato a Palazzo Balbi, a Venezia, durante il Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che ha visto la partecipazione dell’assessore Manuela Lanzarin. L’incontro ha riunito rappresentanti degli Spisal, di Inail, Inps, associazioni datoriali e sindacali.
La Regione del Veneto ha messo in campo diverse misure per contrastare il fenomeno. Il nuovo Piano strategico 2025-2027 per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro prevede un investimento di oltre 16,3 milioni di euro. Le risorse saranno utilizzate per finanziare una campagna di comunicazione e per assegnare fondi dedicati. Tra gli interventi, l’assegnazione di 4 milioni di euro per aiutare le piccole imprese metalmeccaniche ad adeguare i propri macchinari e 3 milioni di euro per migliorare la sicurezza delle attrezzature negli istituti scolastici superiori.
Il settore più a rischio resta l’edilizia, con un aumento degli infortuni da caduta dall’alto. Per questo, la Regione interverrà con un nuovo Piano mirato di prevenzione, che punta a rafforzare i controlli nei cantieri attraverso nuovi strumenti di relazione con imprese e committenti.
“La tutela della salute e sicurezza sul lavoro non è un’opzione ma una priorità. Non si tratta solo di rispettare la legge, ma di contribuire a costruire ambienti di lavoro che siano, giorno per giorno, più sicuri. È un impegno fondamentale su cui, come istituzioni, non dobbiamo arretrare. Alla luce dei recenti incidenti sul lavoro che continuano a segnare la cronaca veneta, non possiamo permetterci distrazioni: la vita e la salute dei lavoratori vanno difese ogni giorno”, ha commentato l’assessore Lanzarin.