Verona, dopo il matrimonio con Aim-Vicenza la Lega non vuole più Sboarina. Salvini costretto a mediare

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Sboarina Salvini
Sboarina sindaco di Verona e Salvini segretario federale della Lega ex Nord

Tirare al 2022, quando ci saranno le elezioni amministrative. Ricucire e sondare il terreno. Poi si vedrà. Il caso Verona, con il braccio di ferro tra Lega e sindaco Federico Sboarina esploso in estate sul caso Agsm-Aim, sotto i riflettori di Matteo Salvini. Dopo il “novembre nero” della Lega scaligera che ha perso l’assessore Edi Maria Neri, revocata da Sboarina, sostituita da Andrea Bassi di Verona Domani, e tre consiglieri comunali su otto – due andati in Verona Domani, Paolo Rossi e Thomas Laperna, e uno a Battiti, Roberto Simeoni – schietto faccia a faccia ieri a Roma tra il segretario federale della Lega Matteo Salvini, e i sette parlamentari veronesi.

A chiedere l’incontro gli stessi parlamentari. In primis il deputato e vicesegretario federale Lorenzo Fontana, commissario regionale uscente, in prima linea nel 2017 per scegliere il candidato sindaco del centrodestra Sboarina, di Battiti. Per un anno anche vicesindaco, Fontana, ma poi allontanatosi da Sboarina. Fontana ha fatto poi entrare in giunta Zavarise, pure presente all’incontro insieme ai deputati Paolo Paternoster, Vito Comencini, Roberto Turri, Vania Valbusa e ai senatori Tosato e Cristiano Zuliani. La ruggine tra Lega e Sboarina è esplosa quest’anno sulla vicenda dell’aggregazione di Agsm con Aim Vicenza e l’ipotesi di aggregazione con un partner industriale e c’era A2A Milano e Brescia in prima fila. Lega e Verona Domani si sono opposte, si è dimesso il presidente di Agsm Daniele Finocchiaro, e si farà ora solo l’aggregazione Agsm-Aim. Ma già in precedenza, sul caso nuovo stadio e su vari provvedimenti, da una parte di Lega – che ora ha quattro assessori su 10 – e l’ala del sindaco, è partita insoddisfazione.

Epperò dopo l’esito delle elezioni regionali in cui la Lista Zaia ha quasi triplicato i consensi della Lega e Fratelli d’Italia – in cui tra l’altro potrebbe entrare il sindaco – ha fatto il botto, Sboarina ne è uscito rinforzato. Salvini peraltro qualche giorno fa si è congratulato con Verona per il sesto posto ottenuto nella classifica delle città italiane per qualità della vita. L’alleanza della Lega nel 2022, dunque? Un passo alla volta, è emerso. E da Salvini una lavatina di capo ai colleghi veronesi per evitare strappi, e l’invito a ritrovare la quadra.

AGSM-AIM. Intanto Sboarina ha aperto i termini per le cariche di Agsm-Aim. Fino al 17 dicembre è possibile presentare le candidature per la nomina del consigliere delegato, del consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della società Agsm S.p.a., «multiutility derivante dalla fusione per incorporazione della società Aim Vicenza S.p.a. in Agsm Verona S.p.a.». Il cda sarà di sei membri, tre nominati dal Comune di Verona e tre da quello di Vicenza. Verona esprimerà il presidente e il nome più gettonato è quello di Stefano Casali, di Verona Domani, ma la Lega scalpita per averlo. Poi il consigliere delegato, che avrà funzioni di amministratore e voto decisivo in cda – e questa sarà la scelta più “pesante” per Sboarina – e un altro consigliere. Vicenza il vicepresidente, e si parla di Gianfranco Vivian sinora amministratore unico di Aim, e due consiglieri.

Per quanto riguarda la nomina del Consiglio di amministrazione, al cui interno verrà individuato il presidente, i candidati «dovranno essere in possesso di adeguata esperienza, complessivamente non inferiori a tre anni, attraverso l’esercizio di attività professionale nel settore giuridico, economico o finanziario o di insegnamento nelle medesime materie, ovvero mediante svolgimento di funzioni dirigenziali in enti pubblici o imprese del settore finanziario o società di capitale». Per la figura invece del consigliere delegato, individuato fra i membri del cda, sono richiesti «dettagliate e pluriennali esperienze professionali specifiche oltre a laurea in discipline scientifiche o economiche».

Enrico Giardini su L’Arena