Vicenza, al Circolo Gramsci “Il Dottor Stranamore”: a 60 anni dall’uscita, la risata amara contro la follia della guerra

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Il Dottor Stranamore

Venerdì 24 ottobre alle 20 e 30, presso la sede del Circolo culturale Antonio Gramsci di Vicenza, in via Alberto Mario, verrà proiettato, a sessant’anni dalla sua uscita, il film Il Dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Stanley Kubrick. La pellicola resta uno dei più potenti atti d’accusa contro il militarismo e l’imperialismo del XX secolo.

Il film è una satira nera che ha l’obiettivo di smascherare la follia della corsa agli armamenti e la logica criminale delle classi dirigenti. Kubrick sceglie la risata grottesca per dire una verità che ancora oggi brucia: la bomba atomica è vista non solo come un’arma, ma come il simbolo della civiltà capitalista che ha trasformato la guerra in religione e la morte in industria.

Non è un caso che il film sia arrivato nel 1964, due anni dopo la crisi dei missili di Cuba (settembre 1962), quando il mondo fu ad un passo dall’olocausto nucleare. In quel periodo, si vide quanto la cosiddetta “deterrenza” fosse pura follia.

Kubrick mette tutti in scena, ridicolizzando e mostrando quanto il potere borghese sia in realtà una macchina irrazionale, pronta a sacrificare l’umanità intera pur di non perdere il controllo. Generali fanatici, politici pavidi e scienziati nazisti riciclati dall’America come consulenti compongono il cast grottesco.

La caricatura del generale Ripper, la goffaggine del presidente Muffley e la mostruosa figura del dottor Stranamore sono il ritratto fedele di un imperialismo che ha saputo integrare il fascismo dentro i propri apparati. Dietro le gag e le situazioni paradossali, Il Dottor Stranamore resta un monito. Dice che la guerra nucleare è inevitabile nelle mani di pochi uomini e che senza una rottura radicale con la logica imperialista, la “bomba” continuerà a pendere sulle nostre teste.

Kubrick, con l’arma della satira, ricorda che l’unica vera alternativa è la lotta per la pace, contro i generali, contro le basi militari, contro chi vuole trasformare la morte in destino. L’ingresso alla proiezione è gratuito.