VicenzaOro, Confartigianato: “Comparto in ripresa ma continuano a mancare figure qualificate”

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Dal 20 al 24 gennaio 2023 torna VicenzaOro, il primo appuntamento nel calendario degli eventi internazionali che riunisce tutto il settore orafo gioielliero. Il meglio della produzione Made in Italy dai principali distretti manifatturieri e le eccellenze internazionali presenteranno nuovi prodotti, anteprime di collezione e lanceranno i trend.

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Piero Marangon

“Una edizione che si preannuncia di fondamentale importanza – afferma Piero Marangon, Presidente regionale del gruppo Orafi Argentieri di Confartigianato -.

Abbiamo fatto molti sacrifici durante la pandemia. Soprattutto le piccole imprese hanno tenuto i nervi saldi e con qualche piccolo aiuto sono riuscite ad arrivare a novembre del 2020. Dopo questa data infatti è ricominciato il lavoro. Ed è stato un crescendo con ottimi ordinativi nel 2021 continuati fino a tutto il 2022.

Una ripresa che fonda le radici nell’export ed è per questo che l’appuntamento di VicenzaOro assume un valore straordinario. Avremo occasione di incontrare operatori da tutto il mondo perché la ripresa italiana e non solo  si consolidi veramente”.

I dati forniti da Confartigianato: Le esportazioni made in Veneto del settore orafo argentiero rappresentano il 25% del totale nazionale. Nel 2021 la nostra regione ha esportato oltre 2 mld in gioielli e articoli connessi (inclusa bigiotteria), superando ampiamente i livelli pre pandemia (+23,6% rispetto al 2019). Trend proseguito nel 2022 che si è attestato a 1.896 milioni di euro nei primi 9 mesi (+54% rispetto allo stesso periodo del 2019). In Veneto le imprese artigiane del settore a giugno 2022 sono 1.135 ed impiegano 2.903 addetti, con una dimensione media di 2,5 addetti. Negli ultimi 5 anni si è registrata una sostanziale stabilità del numero di imprese, mentre si osserva una leggera contrazione degli addetti.

“Dobbiamo approfittare di questo nuovo rinascimento dell’oreficeria e gioielleria Made in Italy – precisa Marangon – per affrontare concretamente le problematiche esistenti, a partire dalla mancanza di manodopera qualificata che minaccia la tenuta del settore nel medio-lungo periodo.

In un momento storico come quello attuale – sottolinea -, dove ci apprestiamo a far fronte al ricambio generazionale in gran parte delle aziende del distretto, sarà cruciale investire in percorsi che favoriscano il dialogo tra mondo della formazione e quello della produzione. La stretta collaborazione con i corsi ITS è un modello virtuoso, che assicura giovani talenti formati in base alle reali esigenze delle imprese.

Abbiamo tuttavia necessità di incrementare questi percorsi formativi ampliandone l’offerta, promuovendo allo stesso tempo una strategia di marketing e comunicazione per rilanciare l’attrattività del settore.

Proprio in questo contesto – conclude Marangon – si inserisce il programma di webinar informativi dedicati alle botteghe orafe della regione e organizzati dal Direttivo Regionale che partiranno dal mese di febbraio e hanno come obiettivo quello di sensibilizzare il pubblico di botteghe orafe sulla importanza dell’innovazione strategica dei modelli di business, coniugando la tradizione ed il saper fare maturato in contesto di impresa artigiana con azioni più market-oriented per adattare la propria offerta ad un segmento di mercato sempre più sensibile agli aspetti del digitale, design contemporaneo e sostenibilità”.

Anche questa edizione di VicenzaOro è ricca di eventi e incontri con opinion leader da tutto il mondo, per discutere di temi cruciali come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità di filiera. Ad arricchire il palinsesto di eventi, anche un talk in programma lunedì 23 gennaio organizzato da Confartigianato Imprese Vicenza dal titolo “Mercato del lusso e del gioiello: analisi dei trend globali e proposte di valore per il posizionamento competitivo del gioiello Made in Italy”.