
Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa, nella nota che pubblichiamo, lancia il pacchetto “Vicenzasiamonoi” per migliorare i servizi e dare nuove opportunità ai vicentini. “In azienda applico ogni giorno l’innovazione per cambiare le cose in meglio. Una città può e deve fare la stessa cosa. Ci sono tante idee e strumenti che un’amministrazione può mettere a disposizione dei suoi cittadini per semplificare la loro vita quotidiana. La buona tecnologia infatti può aiutare a consolidare la comunità. Da sindaco avrò al mio fianco un assessore che avrà anche una delega alla smart city con l’obiettivo di trovare e produrre idee concrete che possano dare soluzioni concrete”.Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa disegna così l’impegno che con la  sua futura amministrazione intende mettere in campo per garantire ai  vicentini servizi innovativi in grado di facilitare la loro vita  quotidiana, semplificare il rapporto con il Comune e assicurare nuove  opportunità di vivere la città.
“Dalle città di medie e grandi  dimensioni ci arrivano tanti esempi interessanti. Naturalmente non ci  interessa la corsa all’innovazione a ogni costo, ma ci interessa portare  a Vicenza quelle novità che possono servire a una realtà come la  nostra. Senza contare che sul tema dello sviluppo tecnologico il nostro  territorio ha già un patrimonio prezioso da cui pescare, grazie alle  scuole e all’Università, alle categorie economiche e al sistema delle  imprese – sottolinea Dalla Rosa -. Anche recentemente abbiamo visto  delle belle novità con l’applicazione contro il bullismo Youpol delle  polizia e quella dell’Ulss sulla prevenzione del melanoma. Dalla  sicurezza ai servizi pubblici, dalla mobilità al rapporto con le  istituzioni: l’innovazione può aiutarci a fare un salto di qualità”.
Tanti  i campi d’azione sui quali Dalla Rosa vede possibilità di sviluppo  anche a Vicenza. Un primo ambito è quello delle app di “informazione” al  cittadino, che permettono ad esempio di avvisare sui parcheggi liberi  oppure sulle strade chiuse per lavori in corso, come avviene a Torino.  Ma l’innovazione può essere strategica per migliorare l’erogazione dei  servizi al pubblico: un modello è Qurami con cui a Firenze e in altre  città si prenota il proprio turno ai servizi comunali via cellulare e si  viene avvisati poco prima della chiamata. Ma una città intelligente è  anche quella che si dota di strutture intelligenti nelle sue strade e  nelle sue piazze: ci sono esperienze di panchine smart con ricarica  elettrica, wi-fi e infopoint, oltre alle applicazioni per la gestione  del traffico come kyunis; piste ciclabili auto-illuminate di notte  grazie all’uso di uno speciale rivestimento per l’accumulo di luce  solare; pensiline con pannelli solari per produrre energia. E infine il  tema della condivisione e della sharing economy, prendendo spunto da  progetti che altre città internazionali hanno sperimentato, che  prevedono di incrociare necessità e disponibilità dei cittadini (mezzi,  risorse, competenze) per migliorare la comunità, l’ambiente e promuovere  il riuso”.
“I primi passi della nostra città intelligente sono già  segnati e sono il piano per la nuova illuminazione a LED, con le  opportunità che questo porta, e il sistema di telecamere intelligenti.  Entrambi economicamente sostenibili per il Comune – aggiunge Dalla Rosa  -. Il resto lo costruiremo assieme, guardando sempre alle possibilità di  accedere a bandi e concorsi con cui finanziare la strada che deve  portarci a una città dotata di sistemi di condivisione di risorse e  mezzi, una rete di ricariche per i veicoli elettrici, strumenti di  dialogo sempre più efficienti attraverso i quali i cittadini potranno  parlare direttamente con il Comune”.
 
             
		


