Video virale con 12enni tra alcol e sesso. Antonio Affinita (Moige): “Le piattaforme agiscano, responsabilità non è solo dei genitori”

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Polizia postale (foto di archivio)
Polizia postale (foto di archivio)

Video che riprendono minorenni mentre fanno sesso, in un festino all’insegna di alcol e droga – è scritto in un comunicato del MOIGE – Movimento Italiano Genitori – I protagonisti sono nove ragazzi e sei ragazze di 14 anni, e due ragazze di dodici, età in cui, per legge, non è possibile dare il consenso ad avere rapporti.

I video sono stati messi online, rimbalzando tra le varie piattaforme, fino ad arrivare agli occhi di una mamma e di altri adulti, che hanno fatto denuncia alla polizia postale, da cui è partita un’indagine che oggi coinvolge a vario titolo 24 giovani.

Questo, purtroppo, è il risultato di un accesso indiscriminato ai social network da parte dei minori, senza controllo genitoriale – commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE – Queste piattaforme devono prendersi le loro responsabilità, ed attuare, finalmente, dei controlli sull’età di chi accede, tutelando gli utenti minori, ed evitando la diffusione di questi contenuti. Episodi di questo genere sono la conseguenza di ciò che i nostri ragazzi vedono in rete, ai quali hanno libero accesso nonostante l’età.

Certo, il ruolo del genitore come guida alla crescita dei propri figli è importantissimo, ma non possiamo chiedere loro di essere gli unici referenti finali di tutta questa situazione. Le multinazionali proprietarie delle piattaforme social hanno il potere di prevenire e bloccare questi comportamenti in modo ben più efficiente dei genitori. È ora che agiscano”.

La vicenda da Adnkronos

Gli approfondimenti investigativi svolti sui filmati dalla Polizia Postale di Firenze nell’ambito dell’operazione denominata ‘Last movida’, hanno permesso di evidenziare le voci in sottofondo di altri minori, che, con chiaro accento toscano, incitavano i protagonisti a compiere atti sessuali e hanno consentito, non solo di identificare i due minorenni raffigurati nei video e gli autori delle riprese, ma anche di ricostruire l’intera vicenda, facendo emergere un quadro ben più grave e complesso di quanto ipotizzato in un primo momento. Secondo quanto ricostruito, infatti, i filmati sarebbero stati registrati in occasione di una festa di capodanno tenutasi a casa di un quattordicenne, ideatore dell’evento, oltre che protagonista dei video. Alla festa avrebbero partecipato 17 minorenni (9 ragazzi e 8 ragazze), quasi tutti coetanei, ad eccezione di due ragazzine di appena 12 anni, alle quali l’organizzatore avrebbe suggerito di non rivelare la loro età agli altri partecipanti.