Villaggio del Sole, un “quartiere d’autore” che riprende la forma del centro storico

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Villaggio del Sole anni ’60

Nella sua forma arrotondata, il quartiere di Vicenza Villaggio del Sole, a Nord della città, al confine con Maddalene, ripete l’impronta quasi circolare delle mura che rinchiudono il centro storico della città e che all’interno, a loro volta, contengono le mura più antiche, a forma perfettamente circolare di Vicenza. Anche il Villaggio del Sole contiene al suo interno un prezioso manufatto circolare: la chiesa, capolavoro di Ortolani, Musmeci, Cattaneo. Come Vicenza è stata chiamata Città d’autore dal poeta Diego Valeri per la presenza del Palladio, così il Villaggio del Sole è stato chiamato Un quartiere d’autore per la capacità di concertazione del capo progettista architetto Sergio Ortolani.

Il Villaggio del Sole sorge a 1,3 km fuori Porta Santa Croce, il varco delle mura cittadine da cui esce l’antica strada per Rovereto (TN), la SS. 46, e entra il fiume più importante della città, il Bacchiglione. A nord-ovest, dove il fiume e la strada incontrano Monte Crocetta, lì sorge il quartiere.

villaggio del Sole scene di vita quotidiana in una foto d'epoca ph Facebook Sei di Villaggio del Sole se
villaggio del Sole scene di vita quotidiana in una foto d’epoca ph Facebook Sei di Villaggio del Sole se

È un quartiere di edilizia pubblica, costruito dall’INA Casa nel 1960 comprendente 13 edifici abitativi, nove a 5 piani, tre a 4 piani e uno a 3 piani per 526 alloggi. Al centro, disegnato a ellisse dalla via C. Colombo, si trovano edifici bassi, d’uso collettivo: la chiesa, il centro sociale, la scuola primaria e l’edificio delle opere parrocchiali.

i signori del sole band di quartiere
i signori del sole band di quartiere ph Facebook Sei di Villaggio del Sole se

La chiesa di san Carlo al Villaggio del Sole è stata inaugurata il 7 ottobre 1962, due anni dopo il quartiere. Il progetto è di Sergio Ortolani (capo progettista anche del Villaggio del Sole), di Sergio Musmeci e di Antonio Cattaneo ed è stato approvato con lode dalla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia.

Significato, forma e struttura dell’edificio[modifica | modifica wikitesto] «La chiesa mostra il suo significato (comunità, collaborazione, coesione …) attraverso la forma (pianta centrale, mancanza di facciata tradizionale, centralità dell’altare, forma avvolgente , tetto a “tenda” …) declinata dalla struttura (“spira mirabilis”, minimo strutturale , coesione di elementi “discreti”/distinti)».

San Carlo è una chiesa quasi circolare, adatta a esprimere il significato di casa del popolo celebrante, della comunità, dell’assemblea, cioè una domus ecclesiae, piuttosto che una domus Dei di forma allungata, a croce latina, di tipo basilicale.

La chiesa è caratterizzata dal tetto a tenda, sostenuto da una ‘ragnatela’ di nervature a spirale logaritmica, a tre dimensioni. Il reticolo è formato da 3 fasci di 6, 18 e di 24 spirali ‘a vista’ che danno luogo a 141 nodi e ad un alto numero di triangoli equiangolari, via via più piccoli e leggeri salendo di quota. Il progetto architettonico è dell’ing. Sergio Musmeci, i calcoli strutturali sono dell’ing. Luciano Maggi di Vicenza (1927 – 2001). Sulla “Spira Mirabilis” si basano anche la pianta dell’edificio, i muri perimetrali, la distanza dei pilastrini, la distanza delle fughe delle pietre di rivestimento interno dei muri.

chiesa di San Carlo Villaggio del Sole foto Wikipedia
chiesa di San Carlo Villaggio del Sole foto Wikipedia

Il Villaggio del Sole ha avuto origine da una volontà politica precisa che si è materializzato sotto le mani esperte di un gruppo di professionisti affermati. L’intenzione iniziale, dare un’abitazione e un quartiere moderno ai lavoratori, è ancor oggi visibile perché incorporata nella forma del quartiere, intatto dalle origini. Nella tavola centrale del PRG Marconi (1959), l’ambito del Villaggio del Sole è rappresentato da una campitura uniforme (zona soggetta a Piano particolareggiato); per la maggior parte dei quartieri in formazione, invece, Marconi non rinunciava a applicare le regole sintetizzate nella legenda a “fisarmonica”: densità, distacchi, altezze, rapporti.

Spirali_e_culmine_del_tetto chiesa di San carlo
Spirali_e_culmine_del_tetto chiesa di San carlo

Si sono così formati due ambienti urbani molto diversi: da un lato il “Villaggio” come attuazione pubblica di un’idea di città “moderna” (la città nel parco) e salubre (secondo la migliore tradizione dei regolamenti d’igiene), luogo nel quale gli abitanti diventeranno comunità; dall’altro i quartieri “privati” nei quali gli isolati delineati dalla trama viaria del PRG, sono stati gradualmente saturati dalla libera iniziativa edilizia privata, lotto dopo lotto, recinzione dopo recinzione, generando quella periferia senza soluzione di continuità che costituisce il carattere identificativo di gran parte delle città italiane. Vedere l’ortofoto del Villaggio del Sole fa capire quanto lungimirante sia stata la progettazione di questo quartiere negli anni Sessanta; solo confrontando l’edificazione di quartieri limitrofi edificati successivamente si ha la chiara percezione come il Villaggio sia stato pensato in stretto dialogo con la collina di Monte Crocetta con aree verdi che penetrano fino al centro del quartiere costituendo, oggi, veri e propri corridoi ecologici in “continuum” con il verde naturale collinare.

Fonte Wikipedia in attesa delle vostre storie a [email protected]

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