Verso nord tra storia e memoria, traffico e natura, spirito e materia: viale Trento

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viale Trento sede missionari Saveriani esterno

Viale Trento oggi è soprattutto una zona di passaggio e di grande traffico, un’arteria importante che congiunge la rotatoria di viale Mazzini (Santa Croce-questura-ospedale) con quella dell’Albera. Una strada con molti uffici, distributori, banche, supermercati. Ma è anche una zona dove passano la Seriola e il Bacchiglione, quindi non solo cemento, natura, acqua e zone verdi.

Ma ospita anche locali storici come la trattoria “La Bissa”, lì dal 1995, mentre il toponimo esiste da oltre 150 anni. Il Giarolli fornisce 2 formulazioni La Bissa si trova ove finisce la salisada cioè la pavimentazione a ciotoli dell’Astico utilizzata in Viale Trento sino alle Missioni Estere. Probabilmente secondo il Giarolli la curva della strada somiglia ad una Biscia da cui il toponimo. Secondo un’altra versione lungo la Seriola che scorreva in Viale Trento fu trovata una lunga biscia. La bissa, il serpentello. Vedi famiglia Bissari sul Blasone.

viale Trento Saveriani foto Parolin
viale Trento Saveriani foto Parolin

Negli anni ’80, la Seriola fu deviata nel Bacchiglione, la parte rimanente intubata, sopra ci costruirono la pista ciclabile di Viale Trento (fonte Luciano Parolin). Un altro locale storico è il bistrot Clinto, all’insegna di un vinto “proibito”, aperto 60 anni orsono dal padre Egidio della famiglia Ferro di origine veneziana (fonte Parolin).

Baronio nel 1920 foto Parolin
Baronio nel 1920 foto Parolin

Viale Trento è nota anche per l’istituto scolastico Baronio e la sede dei missionari saveriani, con annesso giardino stupendo. Alle missioni Estere di Viale Trento, spiega ancora Parolin, si pescava e andava in barca (vedi foto).

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