
«Partecipazione è prima di tutto informare, coinvolgere, ascoltare, condividere, collaborare e progettare – così spiega Carla Spessato, candidata nella lista civica Vinova – Dalla Rosa Sindaco, parlando dell’intenso lavoro condotto in tema di ascolto, partecipazione e progettazione partecipata, prima con l’Associazione Vinova e poi confluito nella lista civica che sostiene Otello Dalla Rosa – questa è stata da sempre la missione di Vinòva che da due anni ha promosso serate per approfondire i temi legati alla città, workshop e incontri nei quartieri, per mettere in moto l’intelligenza collettiva e promuovere uno sviluppo sostenibile della città.»«In funzione degli obiettivi che si intendono raggiungere – le fa eco  Giulia Andreotti, anche lei candidata per Vinova – possono essere  utilizzate diverse metodologie e strumenti, dall’Open Space Technology,  al Word Cafè, alle Charrette, per facilitare i processi decisionali e  portare le idee ad essere progetti concreti per la trasformazione del  nostro territorio. Questi strumenti sono spesso mutuati da analoghe  pratiche di tipo aziendale, nate per valorizzare le competenze  professionali e rendere più efficaci i processi decisionali in  condizioni di complessità. Proprio questa sera, alle 20.30 presso la  nostra sede di Via Verdi 50 a Vicenza, parleremo di Dynamic Governance,  metodo per la gestione continua di progetti e gruppi di lavoro, basato  sull’assenso. Esso rappresenta un’alternativa sia al tradizionale  processo gerarchico (dall’alto) che a quello orizzontale e partecipativo  (dal basso).»
«È importante – prosegue Spessato – evidenziare come  stimolare la partecipazione dei cittadini cambi il concetto stesso di  governo del territorio; si parte dalla consapevolezza che il sapere  proviene dalla cittadinanza, la quale, molto spesso, oltre a conoscere i  problemi, è capace di intravederne le soluzioni. Diventare un buon  amministratore, quindi, vuol dire essere e sentirsi parte della comunità  e non al di sopra, non vuol dire pretendere di sapere e saper fare più  degli altri o di rappresentare l’interesse generale, ma al contrario,  saper attingere dalle idee e dalle capacità diffuse, valorizzandole fino  al punto di renderle patrimonio collettivo.»
Come poi osserva  Stefano Monti, candidato nella civica biancorossa che supporta Dalla  Rosa: «Questo è quello che accade ormai in molte città del mondo, dove  differenti professionalità (architetti, ingegneri, urbanisti, sociologi,  avvocati, ecc.) svolgono il ruolo di facilitatori e coordinatori di  processi di urbanistica partecipata. Come associazione e lista abbiamo  già messo in pratica queste metodologie dimostrandone l’efficacia,  partendo dall’OST dello scorso 11 novembre, per arrivare poi alla  giornata di progettazione partecipata realizzata con l’intera coalizione  e con i cittadini che hanno voluto prendervi parte. Ne sono nate idee e  proposte concrete che rispondono al sentire dei vicentini, non decise  tra pochi e poi calate dall’alto sotto forma di contratto di  berlusconiana memoria. Da queste linee è nato un programma e sono state  messe le basi per uno stile dell’amministrare la cosa pubblica che  Vinova con Otello Dalla Rosa intende sposare per i prossimi 5 anni,  dando forma e vita a questi processi grazie anche alla creazione di  luoghi preposti, come gli Urban Center o le Case della città.»
            
		





































