Valbrenta: la Centrale Idrica di Oliero celebra 50 anni e guarda al futuro con una nuova struttura

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Centrale Oliero

Un’infrastruttura strategica per l’approvvigionamento idrico dell’Altopiano di Asiago e delle aree circostanti, la Centrale Idrica di Oliero, celebra quest’anno il suo cinquantesimo anniversario.

Considerata un esempio prezioso dell’ingegneria idraulica a livello nazionale, la centrale è stata il fulcro di una visita organizzata da ETRA, la multiutility che gestisce l’impianto, con i sindaci della zona.

L’appuntamento, che si è tenuto ieri, giovedì 5 giugno, non a caso ha coinciso con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, sottolineando il legame profondo tra l’impianto e la sostenibilità del territorio. Hanno partecipato i Comuni Soci di Asiago, Cassola, Lusiana Conco, Mussolente, Rosà e Valbrenta.

L’anniversario ha rappresentato anche l’occasione per guardare al futuro: è stato annunciato che entro la fine del 2026 o l’inizio del 2027 è previsto l’avvio dei lavori per la nuova centrale, che sarà posizionata accanto all’attuale edificio che ospita l’impianto.

Un gioiello d’ingegneria al servizio del territorio

Costruita tra il 1971 e il 1975, la Centrale di Oliero è fondamentale per garantire l’acqua a tutte le utenze dei Comuni dell’Altopiano, specialmente quando le sorgenti in quota non riescono a soddisfare la richiesta. La sua peculiarità sta nella capacità di sollevare l’acqua dalle sorgenti delle Grotte di Oliero fino all’Altopiano, superando un dislivello di oltre 1.100 metri. Questo “salto” la rende l’impianto con il dislivello più alto in Europa nel suo genere, supportato da pompe con una potenza di 1,86 megawatt, che la rendono una delle più potenti.

La centrale è alimentata dalle acque delle Grotte di Oliero, una delle sorgenti valchiusane più importanti d’Europa, caratterizzate da una temperatura costante di 12 gradi (mentre quella dell’acqua è di 8 gradi costanti) per tutto l’anno. L’acqua prelevata viene filtrata, potabilizzata e poi sollevata, assicurando l’approvvigionamento anche nei periodi di maggiore siccità.

L’impianto è composto dalla presa, situata all’interno di una delle Grotte di Oliero, da un sistema di filtrazione, da due serbatoi di accumulo e dalla centrale vera e propria. Uno dei serbatoi, risalente al 1972, era diventato inadeguato e ha richiesto la sua completa demolizione e ricostruzione recente. Già nel 2018, la centrale era stata oggetto di un importante intervento di ammodernamento, con la realizzazione di due nuovi serbatoi di accumulo da 1.400 metri cubi ciascuno. Questi serbatoi, distribuiti su due livelli, hanno significativamente migliorato la capacità di risposta dell’impianto in situazioni di elevata richiesta idrica e hanno permesso l’integrazione con la rete acquedottistica dell’Alto Bassanese, servendo un bacino di circa 30.000 persone.

L’impegno di ETRA nella modernizzazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche è evidente dagli investimenti e dalla costante attenzione alla sicurezza e all’efficienza degli impianti. La Centrale Idrica di Oliero rappresenta un esempio lampante di come l’ingegneria possa integrarsi armoniosamente con l’ambiente naturale per fornire servizi essenziali alla comunità, mantenendo un equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela del territorio.