Borgo Casale, FdI contro l’abbattimento degli alberi: Rucco e Aldighieri attaccano Spiller. “Serve trasparenza, non ruspe improvvise”

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Alberi in abbattimento a Vicenza a Borgo Casale (foto d'archivio)
Alberi in abbattimento a Vicenza (foto d'archivio)

Monta la polemica a Borgo Casale per l’imminente abbattimento di alcuni alberi in via Ruspoli e via Borgo Casale (leggi qui, ndr). A sollevare pubblicamente il caso sono due esponenti di Fratelli d’Italia: l’ex sindaco e oggi consigliere comunale Francesco Rucco e il consigliere di quartiere Nicolò Stefano Aldighieri, che parlano apertamente di “intervento critico” in una zona “già in forte carenza di verde pubblico”.

Francesco Rucco e Nicolò Stefano Aldighieri (FDI) intervengono sul campo sportivo Altair
Francesco Rucco e Nicolò Stefano Aldighieri (FDI)

“Le segnalazioni che ci arrivano dai residenti – spiegano in una nota – destano preoccupazione. Interventi di questo tipo richiedono chiarezza e coinvolgimento. Se l’abbattimento è davvero necessario, l’amministrazione ha il dovere di spiegarne le ragioni e presentare le misure compensative. Il verde non è un orpello decorativo, ma un servizio essenziale per la qualità della vita urbana”.

A preoccupare i due esponenti di FdI è la possibile rimozione di uno degli ultimi lembi di verde fruibile nella zona. “Soprattutto in estate – sottolinea Aldighieri – questi spazi rappresentano un rifugio dal caldo, un luogo di socialità per famiglie, bambini e anziani. Togliere senza dare in cambio non è ammissibile”.

Il riferimento all’assessore ai lavori pubblici e al verde urbano Cristiano Spiller è diretto: “Serve chiarezza, non ordinanze silenziose. Se si continua con i cantieri a sorpresa e senza confronto, il distacco tra cittadini e amministrazione non potrà che crescere”.

La richiesta è dunque quella di una risposta puntuale da parte dell’amministrazione Possamai: motivazioni tecniche, tempi, piani di rimpiazzo e, soprattutto, coinvolgimento della cittadinanza. Un approccio che, secondo Rucco e Aldighieri, dovrebbe essere la norma soprattutto in quartieri come Borgo Casale, “già penalizzati da una storica carenza di spazi pubblici verdi”.