La notte tra il 19 e il 20 giugno a Bassano del Grappa è stata teatro di un episodio che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile. Due uomini, un 32enne cittadino libico residente a Romano d’Ezzelino e un 45enne marocchino residente a Cassola, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vicenza per furto in concorso. Il 45enne è stato inoltre denunciato per minaccia, oltraggio a Pubblico Ufficiale e sanzionato per ubriachezza.
Tutto è iniziato alle 21:30 circa del 19 giugno, quando un cittadino ivoriano di 23 anni ha chiamato il 112, riferendo di aver subito il furto di 50 euro dal proprio portafoglio, lasciato incustodito su una panchina in via Muhlacker. L’uomo ha affermato di aver riconosciuto i responsabili del furto a Piazzale Cadorna, nei pressi del Tempio Ossario. Immediato è stato l’intervento dei militari, che hanno raggiunto il luogo e identificato le due persone, trovate in compagnia di un terzo soggetto, un altro cittadino marocchino di 32 anni, estraneo ai fatti.
Durante le perquisizioni, non è stata trovata la refurtiva. Tuttavia, il 45enne marocchino, visibilmente alterato dall’uso di alcol, ha reagito in modo violento. Ha tentato di aggredire il richiedente, è stato subito bloccato, e ha rivolto minacce e insulti ai militari presenti, anche alla presenza di passanti. La sua condotta ostile ha reso necessario l’intervento di ulteriori pattuglie, che hanno garantito il trasferimento in sicurezza presso la caserma di Bassano del Grappa.
In sede, il soggetto ha continuato a manifestare comportamenti aggressivi, alternando momenti di calma a scoppi d’ira, e ha dovuto essere più volte calmato dai militari. La situazione ha portato infine al deferimento in stato di libertà del 45enne e del 32enne libico per il furto contestato dal 23enne ivoriano. Quest’ultimo ha formalizzato denuncia-querela. Oltre alle accuse di furto, il marocchino è stato denunciato per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale e sanzionato per ubriachezza.
Nota. Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna
