Gaza muore di fame e Vicenza si mobilita, domenica 27 luglio in Piazza dei Signori: “Disertiamo il silenzio” con pentole, tamburi e voce collettiva

La manifestazione di Vicenza si aggiunge così alle tappe già svolte o annunciate a Roma, Milano, Padova, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e numerose altre città

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“Disertiamo il silenzio”
“Disertiamo il silenzio”

Domenica 27 luglio 2025, a partire dalle ore 17:30 in Piazza dei Signori a Vicenza, si terrà una manifestazione pubblica nell’ambito della campagna nazionale “Gaza muore di fame – Disertiamo il silenzio”, un’iniziativa che in queste settimane si sta svolgendo in decine di città italiane. L’appuntamento vicentino, promosso da attivisti locali, associazioni solidali e collettivi, si inserisce in questo contesto di mobilitazione contro l’assedio e il genocidio in corso nella Striscia di Gaza.

Una ragazzina cammina per le strade distrutte di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale (archivio Unicef, foto Eyad El Baba)
Una ragazzina cammina per le strade distrutte di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale (archivio Unicef, foto Eyad El Baba)

«Troviamoci tuttə per farci sentire – si legge nell’appello “Disertiamo il silenzio” condiviso anche sui social – battiamo pentole e tamburi, spezziamo l’indifferenza: il genocidio non sarà in nostro nome!». L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza vicentina per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese, portando strumenti rumorosi e la propria voce per far giungere, simbolicamente, un messaggio d’amore e vicinanza: «Che a Gaza arrivi il nostro sostegno: il loro grido sarà la nostra voce».

L’iniziativa si colloca all’interno di una campagna nazionale lanciata da collettivi e realtà della società civile che denunciano l’inazione politica italiana ed europea di fronte alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina. Il nome della mobilitazione – “Gaza muore di fame” – riflette la denuncia delle condizioni estreme in cui versa la popolazione civile sotto assedio, con gravi carenze di cibo, acqua e medicinali.

La manifestazione di Vicenza si aggiunge così alle tappe già svolte o annunciate a Roma, Milano, Padova, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e numerose altre città. Come spiegano i promotori nazionali sul portale Global Project, lo scopo è anche quello di “rompere il silenzio complice delle istituzioni, portando la questione palestinese al centro del dibattito pubblico e chiedendo lo stop dell’invio di armi, l’embargo e il riconoscimento dello stato di Palestina”.

La mobilitazione vicentina si annuncia partecipata e ad alto impatto simbolico. Al centro, la volontà di non restare indifferenti e far risuonare nella piazza della città un messaggio chiaro: “Il genocidio non sarà in nostro nome”.