20 maggio 1797: I Francesi a Monte Berico

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17 aprile 1797. Dopo la vittoria di Arcole, Napoleone a Campoformio firmava i preliminari di pace, il Veneto veniva ceduto all’Austria, dopo 400 anni finiva per Vicenza l’età aurea della Serenissima.
20 maggio 1797. Data nefasta per Vicenza. Questa mattina fu un giorno, amaro e lacrimevole per la città che vide spogliato il Santuario della Beata Vergine di Monte Berico delle sue gioie e della sua preziosa argenteria, che era abbondante, ricchissima e accresciuta continuamente da tanti secoli. Chi non può compiangere questa perdita e questo oltraggio. Oh! Sacri pegni di devozione dei Fedeli, in quali mani siete passati. Sono incalcolabili i tesori rubati, una legale depredazione ordinata da Napoleone. Settanta dipinti, portati da Vicenza a Parigi, compresa la Cena di San Gregorio Magno di Paolo Veronese, rientrata il 30 maggio 1816 per intervento di Francesco I° Imperatore d’Austria.
Da Monte Berico furono asportati candelabri, lampioni, calici, la statua di Vincenza Pasini per 4226 oncie d’argento e infine un’opera di oreficeria vicentina come il modello della Città di Vicenza, in argento opera di Giorgio Capobianco che, nella seconda metà del 1500 la città aveva donato alla Madonna.

Luciano Parolin

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