A un anno dall’inizio della detenzione di Patrick Zaki i gruppi di minoranza di Vicenza lo ricordano esponendo la sua immagine nella loro sala consiliare

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Patrick Zaki è ancora recluso nelle carceri egiziane. Al giovane ricercatore egiziano dell’Università di Bologna è stata rinnovata per l’undicesima volta la detenzione preventiva. Rischia 25 anni di carcere per dei post sui social ritenuti “propaganda sovversiva”, ma in realtà è un detenuto politico per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le sue opinioni.

La sua detenzione arbitraria, senza processo e senza il rispetto delle procedure e dei diritti, è inaccettabile.

Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa dell’associazione InOltre – spiega la capogruppo dem Isabella Sala – e abbiamo esposto nella nostra sala consiliare l’immagine di Patrick. Il suo volto è realizzato con le parole di una delle uniche due lettere che gli è stato concesso di spedire alla famiglia”. Il manifesto è stato realizzato da Francesca Grosso, artista di calligraphy art, su iniziativa dell’associazione InOltre, Alternativa Progressista.

Chiediamo al Sindaco di esporre l’immagine di Patrick da uno degli edifici pubblici della città. Il Comune di Vicenza – ricorda il consigliere Spiller – si è espresso contro ogni totalitarismo e ogni forma di violenza; questo principio, che ci vede tutti concordi, deve essere ribadito anche con azioni e forti gesti simbolici.”

L’appello conclusivo è di Ennio Tosetto: “Chiediamo che tutte le forze democratiche si mobilitino per liberare Zaki da una detenzione che umilia la democrazia”.

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