Acquista due telefoni cellulari, ma nelle confezioni c’è solo sale. Questura Vicenza: cittadino guineano denuncia una truffa

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Un cittadino guineano del 1997 si è rivolto alla Polizia di Stato, denunciando di aver subito una truffa domenica a Vicenza, in Corso Santi Felice e Fortunato, verso le ore 14.00. L’uomo è stato avvicinato da due italiani a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata e dopo qualche convenevole ed un caffè, parlando del più e del meno, gli hanno proposto di acquistare due smartphone di ultima generazione: un Samsung ed un I-phone del valore di mercato di circa 1400 euro ciascuno, al presso scontato di 700 euro per entrambi.

Allettato dalla proposta, il guineano ha subito prelevato i contanti necessari presso il bancomat del proprio istituto di credito, consegnando quanto pattuito ai due venditori che si sono quindi allontanati a bordo della propria autovettura, dopo aver consegnato all’acquirente i due box dei telefoni perfettamente sigillati.

Solo allora, il compratore, finalmente aperte le confezioni dei telefoni appena acquistati, scopriva che all’interno c’era solo del sale, nessun telefono.

Sono in corso delle indagini da parte della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura per truffa e cercare di ricostruire al meglio l’accaduto ed identificare i responsabili.

Come funziona il 113

Vediamo cosa succede quando un cittadino chiama il 113, perché l’attività svolta dalle Volanti ha come punto di partenza proprio la telefonata che il cittadino effettua per richiedere soccorso.

Gli operatori del pronto intervento, che rispondono sulle linee telefoniche dedicate, raccolgono la richiesta del cittadino e si informano su tutti gli elementi fondamentali dell’accaduto. Poi passano la richiesta di aiuto al vicino addetto alle comunicazioni radio, il quale immediatamente invia la Volante di zona o quella comunque disponibile, mettendola a conoscenza degli elementi essenziali della richiesta.

Nel complesso l’intervento che ne seguirà, sarà rapido ed efficace proprio nell’ottica di poter fornire al cittadino il miglior supporto professionale possibile.

È bene saper che, in alcuni casi, gli operatori potrebbero essere tutti impegnati in diverse chiamate concomitanti. Il sistema, ovviamente, non segnalerà mai la linea occupata, ma è congegnato per permettere di lasciare più chiamate in linea, in attesa che l’agente possa rispondere. È fondamentale dunque non ricorrere alla composizione del numero di emergenza per richieste che non rivestano tale carattere e che possono essere esaudite recandosi direttamente presso gli uffici di polizia o avvalendosi di altri strumenti di comunicazione: come l’e-mail della propria questura o il servizio Scrivici