AIM Vicenza e AGSM Verona: accordo quadro vincolante per fusione col 61,2% ai veronesi. Cisl morbida, Cgil cauta, Colombara negativo

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Sboarina e Rucco per la firma su aggregazione Aim - Agsm (archivio)
Sboarina e Rucco per la firma aggregazione Aim-Agsm (archivio)

AGSM Verona e AIM Vicenza hanno sottoscritto in data odierna un accordo quadro vincolante per la totale e complessiva integrazione del Gruppo AGSM e del Gruppo AIM mediante la fusione per incorporazione di AIM in AGSM. L’obiettivo strategico è di dare vita a una multiutility che possa giocare un ruolo di primo piano, in particolare propulsivo e aggregativo, nell’intero Nordest.

Insieme, AGSM Verona e AIM Vicenza, con riferimento ai dati di bilancio dell’esercizio 2019, generano ricavi aggregati pro forma pari a 1,44 miliardi € e un Ebitda di 147 milioni € con oltre 2000 dipendenti.

Gruppo Aim Vicenza: Rucco con Tosetto e Vivian
Gruppo Aim Vicenza: Rucco con Tosetto e Vivian

“Questa fusione rappresenta un deciso passo avanti nel miglioramento dei servizi di utilità pubblica a beneficio delle nostre comunità – sottolinea Gianfranco Vivian, amministratore unico di AIM Vicenza -. La nuova realtà, infatti, avrà la capacità di attivare investimenti significativamente superiori a quelli attivabili dalle due singole aziende e questo genererà importanti ricadute a livello territoriale”.

“Si tratta di un momento di rilevanza storica perché si porta a compimento un percorso a lungo ricercato – rimarca Daniele Finocchiaro, presidente di AGSM -. L’operazione rappresenta un primo passo nella direzione giusta ossia verso un migliore e più efficace presidio industriale nell’area dei servizi pubblici di competenza delle due realtà”.

Raffaele Consiglio (Cisl Vicenza)
Raffaele Consiglio (Cisl Vicenza)

«Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo chiesto all’Amministratore Unico di AIM Vicenza Gianfranco Vivian un incontro per conoscere i dettagli dell’operazione – commenta Raffaele Consiglio, segretario generale provinciale di Cisl Vicenza -, ma dalle informazioni che abbiamo sembrerebbe che l’accordo sottoscritto rispetti le condizioni che avevamo posto, ovvero una governance equilibrata tra Vicenza e Verona, il mantenimento dei posti di lavoro e degli accordi in essere e il fatto che ulteriori scelte strategiche come ricapitalizzazioni o nuove alleanze debbano essere decise praticamente all’unanimità.
Accogliamo dunque questa notizia con un cauto ottimismo, dopo mesi nei quali abbiamo sempre seguito la vicenda con grande attenzione per tutelare i lavoratori vicentini e i diritti di tutti i cittadini».

Giampaolo Zanni (Cgil Vicenza)
Giampaolo Zanni (Cgil Vicenza)

Abbiamo appreso direttamente dal Sindaco di Vicenza Francesco Rucco – aggiunge Giampaolo Zanni (segretario generale della CGIL Vicenza) –  l’avvenuta decisione del CDA di AGSM di Verona di procedere alla fusione della società con la vicentina AIM, che aveva in precedenza dato parere favorevole attraverso il suo Ammin. Unico Gianfranco Vivian.

Il Sindaco ci ha comunicato che il CDA nella nuova società frutto della fusione delle due attuali aziende pubbliche sarà composto da un numero di consiglieri pari per ciascuna delle attuali società, che avranno ciascuna 3 sedi legali e infine che le decisioni più importanti saranno assunte con il voto favorevole di almeno l’85% dei componenti del CDA.

Il Sindaco ci ha detto infine che il valore del concambio è stato fissato in 61,2 % per Verona e 38,8% per Vicenza”.

La CGIL di Vicenza, sempre attraverso il suo segretario generale Zanni, afferma di ritenere “importante che sia stata finalmente assunta questa decisione, dopo mesi e mesi di discussioni inutili che hanno solo fatto perdere tempo prezioso per il futuro di due aziende di servizio pubblico locale radicate e significative per i due territori“.

Agsm e Aim
Agsm e Aim

La CGIL di Vicenza invita però le lavoratrici ed i lavoratori ed i cittadini a non abbassare la guardia sul tema del futuro di AIM, perchè “a questa decisione politica devono seguire passi precisi nella direzione del mantenimento della dimensione pubblica, dell’attenzione al nostro territorio, della definizione di un progetto industriale di qualità e di conseguenti investimenti a sostegno dello sviluppo dei diversi settori e servizi, dell’occupazione e del radicamento nel territorio. Su questo si concentrerà la nostra attenzione e, nel caso, mobiliteremo i dipendenti ed i cittadini”.

Per questo – ha concluso Zanni – abbiamo immediatamente chiesto al Sindaco di Vicenza ed all’Amministratore Unico di AIM un urgente incontro, per conoscere più in dettaglio i contenuti della fusione, esprimere e far valere il nostro punto di vista sui diversi punti e capire quale sarà il futuro di AMCPS, della sosta e dell’illuminazione, che sembrano non entrare nel perimetro della fusione”.

Raffaele Colombara
Raffaele Colombara

Sul fronte della politica locale, in attesa anche delle posizioni di FdI Vicenza, il collega Marco Milioni su Vicenza Today osserva che “se sul versante veronese l’opposizione non le manda a dire su quello vicentino la situazione è altrettanto tesa. Raffaele Colombara che a palazzo Trissino milita nella opposizione di centrosinistra non si capacita dell’accaduto: «Aim ha speso centinaia di migliaia di euro in consulenze per approvare ad un accordo che che in termini di quote e di governance affibbia alla nostra città il ruolo di mero portatore d’acqua. In questa vicenda si sono tutelati tanti interessi, molti privati, ma quelli di Vicenza son finiti nel dimenticatoio. La vicenda comunque non è ancora finita. Si rischiano strascichi di natura giuridica e poi sul versante delle consulenze sarebbe bene che si occupasse anche la corte dei conti»”.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici AGSM è stata assistita dallo studio legale Gitti and Partners e da UBI Banca, quale advisor finanziario ai fini della determinazione del rapporto di cambio della fusione e del rilascio della relativa fairness opinion.

AIM è stata assistita, quanto agli aspetti legali dell’operazione, dallo studio legale Simmons & Simmons e da Equita, quale advisor finanziario anche ai fini della determinazione del rapporto di cambio della fusione e del rilascio della relativa fairness opinion.

Roland Berger ha invece agito quale advisor industriale congiunto delle società per la predisposizione del piano strategico dell’integrazione, sulla cui base sarà sviluppato il piano industriale della combined entity.