Belluco ai politici: “legittima difesa del debitore”, no alla legge per i decreti ingiuntivi “semplificati”

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Torna nei nostri studi Alfredo Belluco, presidente veneto di ConfederContribuenti e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, la cui la attività principale è la tutela dei “presunti debitori” per i cosiddetti crediti in sofferenza. Nella sua video intervista Belluco ci aggiorna sulla questione perché stanno succedendo delle cose molto gravi che non sono dibattute da nessuno.

“Sta, infatti, per essere approvata una legge dello Stato italiano che – dice il presidente di Confedercontribuenti Veneto Alfredo Belluco –  prevede la possibilità da parte degli avvocati di emettere direttamente il cosiddetto decreto ingiuntivo (qui il disegno di legge a firma dei senatori Ostellari, Romeo, Pillon, Candura e Pellegrini, ndr) che non è altro che una forma di pressione nei confronti del presunto debitore affinché paghi. Ora noi siamo dalla parte anche del presunto creditore però i debiti devono essere certi liquidi ed esigibili come dice il nostro codice e quindi devono essere esaminati prima di essere pagati specialmente quelli delle banche perché noi verifichiamo e vediamo che circa l’80% di questi crediti sono gonfiati da tutta una serie di illeciti civili e anche penali: commissioni, spese non dovute perché non lecitamente pattuite ovvero la capitalizzazione degli interessi sugli interessi. Molto spesso il superamento del tasso soglia di usura. Voi sapete che superata la soglia di usura il contratto diventa non valido”.

Allora perché questa novità, che ancora non è legge ma che sta rischiando di diventarla perché la maggioranza sembrerebbe favorevole a una legge che prevede che addirittura al giudice si sostituisca l’avvocato e che i tempi di opposizione siano molto più limitati: 20 giorni.
“Al di là dei 20 giorni che sono veramente una iattura nei confronti di chi riceve un decreto ingiuntivo qui si squilibra dalla parte del creditore… L’articolo 24 della Costituzione che prevede di agire in giudizio in difesa sempre dei propri interessi viene totalmente a mancare perché non c’è più la possibilità di difendersi. Ci sono vari articoli della Costituzione che vengono calpestati come l’articolo 3 e l’articolo 111 ma noi abbiamo stilato un documento con le associazioni dei consumatori e Sergio Bramini che è un baluardo della difesa del patrimonio mobiliare e imprenditore che ha perso la sua casa nonostante avesse crediti con lo Stato. Questo documento è un decalogo in cui diciamo che praticamente siamo completamente in disaccordo con questo anche perché è contrario al punto 5 del contratto di governo che prevede proprio che i debiti con le banche e società finanziarie devono essere pagati dopo essere stati esaminati dalla magistratura”.

Alfredo Belluco, lei sta trovando ascolto presso la maggioranza e/o presso le opposizioni?

Nessuno dei 945 parlamentari e senatori, nessuno si è espresso in maniera visibile su questa cosa qui; l’unico che ha detto qualcosina ma a livello privato è stato il senatore Paragone che ha detto che farà di tutto affinché questa legge non vada in aula.

Lo sa quale è la lobby più potente del nostro Parlamento…?

Certo, gli avvocati. Ma il problema è che gli avvocati sono una lobby potente ma non possono stravolgere la Costituzione se la Costituzione dice che ogni cittadino ha diritto alla difesa dei suoi interessi.

Cosa può fare un ascoltatore per cercare di premere perché questa legge non venga approvata o perlomeno non venga approvata nei termini attuali?

Intanto se conosce un parlamentare o un senatore o una personalità politica, qualcuno da sensibilizzare questa è la cosa che dobbiamo fare: dobbiamo sensibilizzare. Non si è parlato della legittima difesa del debitore perché questa si chiama legittima difesa del debitore. Si è parlato tantissimo della legittima difesa nei confronti del ladro o del rapinatore o di quello che viene a insidiare le nostre proprietà all’interno della casa e non si parla e non si dice nulla per una cosa che investe qualcosina come 9 milioni e 700 mila di presunti debitori di banche e società finanziarie. Questa è la cosa che io contesto quindi ho lanciato una campagna per la difesa e la tutela dei propri diritti, per verificare intanto se sia debitori e poi dopo assolvere eventualmente i propri obblighi. Penso che sia una cosa minimale quella che si doveva fare cioè prima di pagare qualunque debito. Io lo dico sempre: (il debito, ndr) deve essere esaminato perché dentro c’è di tutto ma non solo. Io invito tutti a non firmare nulla se prima non si è verificato perché molto spesso ti dicono firma qua, poi firma qua… magari anche cambiali e poi vengono da noi e non ci si può più fare nulla perché ormai si è firmato”.

Ok io lo ringrazio intanto per la chiarezza e al suo appello mi unisco anche io e quella delle sofferenze bancarie ma anche di altro tipo sarà una delle battaglie che proseguiremo nel tempo insieme a lei….

A breve rivolgeremo ai politici, in primis quelli vicentini e veneti, delle domande che si ispireranno al tema degli Npl, ora gestiti ad esempio da Sga per le banche venete con mille problemi e drammi sottostanti, maggiori di quelli del flop delle azioni, ma anche a questo obiettivo di Alfredo Belluco e di chi non nega l’obbligo di pagare i debiti ma rivendica anche il diritto di pagare quelli realmente dovuti: “serve uno statuto, magari europeo, dei diritti del debitore contro i crimini bancari e degli istituti finanziari perché sia sempre legittima la difesa contro l’usura!“.