Analisi di Possamai: tra risposte a ViPiu e colleghi “emoziona” dubbio se andare a Roma o rimanere a Vicenza per suo primo 2 giugno

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Dopo la cronaca e il video dell’analisi del voto fatta dal neo eletto sindaco (leggi «Giacomo Possamai analizza il voto: “Ha vinto una squadra. Fatta impresa storica in controtendenza con il dato del resto d’Italia”») pubblichiamo in copertina il video (così come sul nostro canale YouTube LaPiù Tv e sull’omonima app scaricabile gratuitamente dagli store Android e iOs) con le risposte alle domande di ViPiu e in fondo quello integrale con le risposte ale domande dei numerosi colleghi della stampa presenti  ieri (Vicenza unica città andata al centrosinistra fa notizia), purtroppo meno udibili perché non microfonati come chi scrive e il sindaco Possamai.

Una risposta a un nostro collega ci ha particolarmente colpito e non riguarda questioni, comunque interessanti, come la composizione della prossima giunta, i primi obiettivi del sindaco, l’asse Verona – Vicenza – Padova anche in prospettiva Regione Veneto e così via.

La domanda, di prammatica («sarà di sicuro a Roma per il 2 giugno tanto più che la bandiera di Vicenza sarà la prima a sfilare, cosa prima mai avvenuta nella storia?») ha avuto una risposta inattesa da parte del sindaco Giacomo Possamai ma di enorme, secondo chi vi scrive, valore e significato: «Dal primo momento in cui ho preso coscienza di questo grande impegno, che è anche un grande onore, ci sto pensando perché non sono ancora convinto di voler celebrare il mio primo 2 giugno da sindaco lontano dalla città, dai sindaci del territorio, dalle autorità locali e dai miei concittadini…».

In questa frase non c’è calcolo ma si può solo percepire la motivazione affettiva del sindaco verso la città che ha sognato di poter governare, che ora gli ha dato questa possibilità e a cui fa fatica ad anteporre altro, anche simboli ammiccanti del potere e della visibilità pubblica, come il 2 giugno a Roma in testa ai gonfaloni repubblicani.

In pochi metterebbero in dubbio la scelta di sfilare ai Fori Imperiali, come fa ora Giacomo Possamai, ma la sua risposta «non ne sono ancora convinto» ci fa pensare che andrà solo se dovesse capire che Vicenza ne avrebbe un qualche vantaggio.

Detto questo, e sperando che chi vi scriva non debba mai perdere la sua fiducia (a 72 anni avrei poco tempo per nuovi cavalli a cui affidare i miei decennali sforzi per una Vicenza migliore) in chi veramente potrà dare una sterzata (svegliata) a Vicenza, se ben accompagnato e consigliato (compito del suo entourage) e correttamente “vigilato” (dovere della stampa indipendente), noi gli abbiamo posto alcune domande, le prime tecniche, le altre, mano a mano, più politiche.

Per esempio, dopo aver preso e dato atto al presidente del consiglio Giorgia Meloni di aver augurato buon lavoro a tutti i sindaci a cui ha assicurato collaborazione (altro diceva il competitor locale ora smentito, per lo meno, a parole, anche su questo fronte), abbiamo chiesto

  • come far in modo che la politica del centrosinistra vincente in città come Vicenza, Verona e Padova faccia possa “bucare” anche in centri più piccoli
  • come rispondere a chi, senza consiglieri al primo turno e con una conversione a U su Rucco che ha fatto tremare anche chi era “in lista” con lui, avanza il dubbio sulla tv locale che la vittoria del neo sindaco sia dovuta a sue presunte e, realisticamente molto opinabili (leggi qui, ad esempio), maggiori spese pubblicitarie e, quindi, pensa che chi vota prenda o cambi decisioni e scelte guardando cartelli e spot, quasi un’offesa all’intelligenza degli elettori
  • come gestire l’invito a manifestazioni di interesse per un’area del Parco della Pace che, dopo una prima proroga, dal 13 maggio, il giorno prima del voto al primo turno, al 26 maggio, due giorni prima del ballottaggio, sono contestate da Giancarlo Albera del Coordinamento dei Comitato Cittadini (leggi qui) che denuncia l’assenza di ogni consultazione col “Tavolo di partecipazione del Parco della Pace“ o, mi ha appena suggerito, con altre forme di rappresentanza dei cittadini.

Possamai alla prima questione ha dato una risposta articolata, alla seconda ha manifestato profondo stupore, tanto più che Rucco stesso ieri gli aveva democraticamente “riconosciuto la vittoria“, alla terza ha rassicurato Albera e chi vuole discutere in maniera trasparente del miglior utilizzo del Parco della Pace .

I dettagli?

Le risposte dettagliate meritano di essere viste ed ascoltate, in copertina per quelle alle nostre domande e a seguire quelle per tutte le domande.