Ciao sono l’Ansia, non spaventarti… vengo in pace

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Un mostro chiamato ansia
Un mostro chiamato ansia

“Ciao sono l’Ansia, non spaventarti… vengo in pace, perché ti spaventi così tanto davanti alla mia presenza?

So che ti senti male ogni volta che mi avvicino, che ti disperi e vorresti mandarmi via subito, so che se potessi… mi uccideresti, soprattutto perché credi che sia io quella che ti vuole fare del male, ma credimi, non è così. Non sono qui per arrecarti dolore, tanto meno per farti impazzire, penso di avertelo dimostrato ogni volta che arrivo. E’ vero, delle volte sono spaventosa ma è la mia natura. Però, come vedi, alla fine della giornata, non ti ho ucciso e non sei impazzito.

Sei così impegnato a cercare successo, ad essere produttivo a dimostrare agli altri che sei degno di essere amato… e non ascolti i miei piccoli segnali.

Ricordi quelle volte che hai sofferto di mal di testa? O quando hai avuto l’insonnia per più di 2 ore e ti giravi nel letto? O che ne dici di quella volta che senza un motivo apparente hai pianto? O ancora, di quella volta che ti sei sentito oppresso dentro e ti mancava l’aria e non capivi il perché?…”

Molti manuali scritti da grandi autori parlano di ansia, di cosa sia e di come trattarla. Ma questo pezzo tratto dal libro “Le streghe vanno a letto presto” ha una marcia in più. Non è tecnico o basato su ricerche scientifiche. Questo pezzo è Vita e racchiude in sé una tale profondità, una saggezza ed una concretezza tali da permettere di capire e sentire davvero ciò che l’ansia può far scaturire nell’animo e nella mente delle persone: dolore e sofferenza impediscono alla persona di sentirsi autentica, facendola rimanere imbrigliata in un circolo vizioso di pensieri-emozioni-comportamenti deleteri e trasformano il corpo in un campo di battaglia per i giochi di guerra della nostra mente…

Per l’articolo completo della psicologa Nicoletta Alessi clicca qui su laltravicenza.it