Asiago (Vi), un paradiso montano da godere e gustare in tutte le stagioni dell’anno

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Il centro di Asiago innevato. Foto: Pag. facebook Visit Asiago @MontagnaVeneta

Le montagne nel Vicentino sono dei piccoli paradisi naturali in cui rifugiarsi dallo smog e dallo stress della città. Nel caso di Asiago e dell’Altopiano dei 7 Comuni, si tratta di una località conosciuta e frequentata da turisti di tutta Italia e anche stranieri. Attualmente ad asiago sono presenti ben due aree per l’osservazione astronomica, che costituiscono una grande attrazione e un motivo in più per visitare il luogo.

La cittadina montana di Asiago è il centro principale dell’Altopiano più vasto d’Italia, una vasta conca verde nel cuore della montagna veneta circondata da cime che arrivano a 2.336 metri d’altezza, che ospita anche gli altri 6 Comuni del comprensorio: Lusiana-Conco, Enego, Foza, Gallio, Roana e Rotzo. Ogni Comune ha la sua storia e per la tradizione sono i “Sette cari fratelli”, o “Siben Prudere Liben” in cimbro, la lingua germanica parlata dagli antichi abitanti dell’Altopiano.

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Il panorama di Asiago in primavera. Foto: pag. facebook Visit Asiago

La città e i suoi tesori

Il centro della città di Asiago si trova in montagna a 1.001 metri sul livello del mare. Il centro di Asiago è un piccolo gioiello per la bellezza architettonica, l’ampiezza delle strade, delle piazze, e si distingue per la luminosità che altri paesi di montagna costruiti in valle non hanno. Il paese è stato completamente ricostruito dopo la Prima Guerra Mondiale.

Nella stagione invernale il centro del paese si riempie di magia, grazie ai mercatini di Natale e alla neve, per gli amanti dello sci. Ma la natura di Asiago e dintorni colpisce in tutte le stagioni dell’anno. Qui ci si trova immersi in un ambiente naturale ancora incontaminato, popolato da moltissime specie di animali selvatici, piante, funghi e fiori dai mille colori e profumi. Passeggiando per i boschi, basta muoversi in silenzio e con attenzione, per incontrare qualcuno degli animali che li abitano.

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La Ski area Monte Verena. Foto: pag. facebook Visit Asiago

La storia

Incisioni rupestri indicano che questi luoghi sono stati abitati fin dalla preistoria. Sui popoli che nelle varie epoche si sono succeduti, la storia si intreccia ancora oggi con la leggenda e la tradizione: reti, cimbri, goti, scandinavi, bavaresi… In molti sembrano essere passati di qui lasciando le loro impronte, una grande eredità di tradizioni, una mitologia tipicamente nordica e un dialetto germanico chiamato “cimbro” ancora oggi presente nei toponimi, nei soprannomi delle famiglie e in molte parole di uso comune.

Dal 1310 al 1807 la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni fu un governo autonomo e comunitario, alleato della Repubblica di Venezia. Durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918), Asiago gli altri centri dell’Altopiano vennero completamente rasi al suolo dai bombardamenti, e le loro popolazioni evacuate. Questa triste pagina di storia viene ricordata come “il profugato”.
Nel dopoguerra il ritorno tra le montagne, la ricostruzione dei paesi, la rinascita e lo sviluppo turistico di Asiago e del suo Altopiano.

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Uno scorcio di Asiago. Foto: pag. facebook Visit Asiago

Le tradizioni

Il territorio di asiago è anche ricco di tradizioni, come ad esempio la Grande Rogazione, che gli asiaghesi chiamano il Giro del Mondo, Schella Marz, la chiamata della primavera, la festa di San Marco, o la Sagra dei Cuchi a Canove.

In particolare, Schella Marz è il modo che hanno gli abitanti di Asiago per chiamare la primavera dopo il lungo inverno. Si svolge al sera del 28 febbraio e inizia con bambini e ragazzi che trascinano lungo le vie del paese file di “bandoni” (cioè bidoni di latta e altre cianfrusaglie metalliche, purché rumorose) per svegliare con il loro chiasso la bella stagione. Esattamente come la Chiamata di Marzo che si svolge a Recoaro Terme con cadenza biennale.

Se andate ad Asiago non potete tornare a casa senza almeno un pezzo del formaggio Asiago dop, prodotto eccellenza di questo territorio.

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Le forme di formaggio Asiago dop. Foto: pag. facebook Visit Asiago