Baby gang di Verona, 16 giovani accusati. Zaia: “Bene magistratura e Polizia, ma che amarezza”

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Immagini Polizia di Stato

La Polizia di Stato di Verona ha sgominato una baby gang attiva in città eseguendo 16 misure cautelari. Il gruppo di giovani è ritenuto responsabile di diverse rapine, furti, ricettazioni, indebito utilizzo di carte di credito, un’estorsione, violenza privata e lesioni ai danni, soprattutto di coetanei, commessi tra settembre 2020 e novembre 2021.

In merito a questa vicenda molto delicata ha espresso un suo parere il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Esprimo il mio plauso – riferisce in una nota – a una magistratura attenta e all’azione delle forze di polizia che cercano nel loro lavoro quotidiano verità e giustizia.

Dall’altro lato – ha aggiunto il Governatore Veneto – è forte il mio sentimento di amarezza verso questi ragazzi che si sono resi responsabili di fatti gravissimi, intollerabili, inconcepibili”.

Su tutta la vicenda della baby gang di Verona “c’è amarezza – ha detto Zaia – nel pensare che dei giovani si rendano responsabili di fatti come quelli accaduti a Peschiera del Garda e nel vedere che finiscano incarcerati. ciò vuol dire che c’è un lavoro da fare su questi giovani, per recuperare il senso del rispetto, del bene comune e della legalità. Dall’altro lato non va scordato che c’è anche una foresta che cresce di ragazzi impegnati nel volontariato, e che rispettano le persone e le regole”.