Borse di studio, Camani (Pd): “Ricomincia il calvario per gli universitari veneti, Donazzan arrogante mal sopporta il dissenso”

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Sala affollata dell'Università di Vicenza in viale Margherita
Sala affollata dell'Università di Vicenza in viale Margherita

“Di fronte alle 2.653 borse di studio che ad oggi sono negate per mancanza di fondi, cosa dovrebbero fare gli studenti universitari padovani? Tacere e compiacere l’assessore Donazzan che, come sempre, mostra solo arroganza e poca sostanza?”. La capogruppo del PD Veneto, Vanessa Camani, entra così nel merito della questione e delle polemiche tra Udu e Elena Donazzan, relative alla insufficienza di risorse per garantire a tutti gli idonei beneficiari le borse di studio per l’anno accademico 2023-2024.

“Siamo appena usciti da mesi di agonia per riuscire a recuperare, grazie al soccorso romano, i finanziamenti utili a raggiungere la copertura per chi lo scorso anno era rimasto escluso dai sostegni pur avendone diritto. Risorse per il momento ancora solo sulla carta peraltro. E adesso ricomincia il calvario. Donazzan, invece di attaccare gli studenti che denunciano la nuova falla, dovrebbe usare toni responsabili e farsi carico, con serietà e in maniera definitiva, del problema degli idonei non beneficiari, un peso che si aggiunge alle già difficili condizioni in cui si ritrovano gli universitari sul fronte degli alloggi”.

“Donazzan provi a mettersi dalla parte di chi non può attendere mesi e mesi per ottenere ciò che sarebbe dovuto in tempi immediati. Le Università spesso anticipano le erogazioni ma la falla nel sistema regionale è ormai enorme. Mancano dal bilancio di previsione, che stiamo discutendo in queste settimane, almeno 10 milioni sulle borse. Un diritto, quello allo studio per i ragazzi meno abbienti, di fatto negato dalla Regione Veneto.

Noi – conclude Camani – solleciteremo costantemente questo passaggio che deve essere rapido e strutturale. Non si può ogni anno ripartire da zero. Donazzan, che mal sopporta il dissenso, invece di dare risposte arroganti, cerchi di fare meglio il suo lavoro”.


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