Carenze di organico Inps Vicenza, vertice infruttuoso in Prefettura: sindacati confermano lo stato di agitazione

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Inps vicenza
Inps a Vicenza

In merito alle carenze di organico all’Inps di Vicenza i sindacati hanno confermato lo stato di agitazione dopo un vertice infruttuoso in Prefettura. Sono le stesse sigle sindacali a renderlo noto in un comunicato congiunto.

Il 18 aprile 2023 – spiegano – si è tenuto presso la Prefettura di Vicenza il tentativo di conciliazione tra le parti sindacali e la dirigenza Inps nell’ambito dello stato di agitazione dei lavoratori dell’Ente Pubblico, proclamato a causa delle ormai non più sostenibili carenze di organico. 

Nel corso dell’incontro le Organizzazioni Sindacali e la RSU hanno lanciato un accorato grido di allarme, denunciando lo stato di emergenza in cui versa oggi l’INPS di Vicenza: quella della città berica è una tra le sedi italiane con le più gravi carenze di organico. Basti questo  dato: a fronte di circa 110 cessazioni di personale dal 2019 ad oggi, dovute principalmente a pensionamenti, a Vicenza sono arrivati solo 9 nuovi assunti

Va da sé – proseguono le sigle sindacali – che una tale emorragia di personale non può che comportare una gravissima ricaduta sulla qualità e sulla quantità dei servizi resi ai cittadini i cui tempi rischiano di dilatarsi a dismisura. Chiusura delle pratiche per l’attribuzione delle pensioni, riconoscimento Naspi, sostegno a situazioni di particolari fragilità come il riconoscimento delle tutele previste dalla L. 104/92, sono solo alcuni esempi di servizi dell’Inps di Vicenza che rischiano di essere messi in discussione da queste enormi carenze di organico. Si pensi che attualmente alcune linee di prodotti per i cittadini sono attualmente gestite da una sola persona”.

Queste le richieste avanza dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze dei lavoratori, rivolte al vice capo di gabinetto vicario, Emanuele Cassaro: “Intervenire con le superiori autorità affinché siano velocizzati tutti gli iter concorsuali in itinere, che si attinga in via straordinaria alla graduatoria degli idonei dei concorsi già banditi e che, infine, si valuti la possibilità, in via del tutto eccezionale e  temporanea, di ricorrere al lavoro in somministrazione per dare alcune prime risposte in  emergenza, in attesa dell’immissione in ruolo del personale necessario

Il direttore dell’INPS di Vicenza, Dario Buonomo, nel corso del suo intervento – riportano i sindacati – ha confermato le oggettive carenze di organico, auspicando che una parte delle prossime 700 assunzioni sia destinata alla sede di Vicenza. Ha spiegato, infine, che per poter sopperire almeno in parte alle attuali difficoltà, verrà eliminato il servizio di prossimità attualmente garantito dagli sportelli di Thiene ed Arzignano”.

I sindacati inoltre riferiscono di quanto sostenuto dalla prefettura: “Emanuele Cassaro, a conclusione della riunione – dicono -, ha assicurato che rappresenterà al Prefetto, quale rappresentate del Governo in città, gli elementi critici e le possibili soluzioni prospettate dalle OO.SS. e dalla delegazione dei lavoratori”.  

Intanto, le organizzazioni sindacali, unitamente alla RSU, hanno “confermato lo stato di agitazione del personale, chiedendo celeri e incisivi riscontri in merito alla risoluzione delle problematiche messe in evidenza e riservandosi ogni azione utile a rappresentare con forza, a tutta la cittadinanza, l’emergenza in cui versa Inps Vicenza e che rischia di mettere in ginocchio un servizio tanto  importante a favore di diverse fasce della nostra società”.