Carlo Negri dimesso dopo 37 giorni di ospedale: “finalmente a casa! Ha vinto la mia fiducia ed energia mentale”

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“Finalmente a casa” è il grido di gioia sui social del paziente valdagnese Carlo Negri, dimesso dal reparto Covid del San Lorenzo di Valdagno al 37° giorno di ospedale. In questi giorni, tra l’altro, presso lo stesso ospedale si sta provvedendo alla chiusura e alla sanificazione del reparto Covid che era stato allestito temporaneamente.

“Io e la mia famiglia- racconta Carlo- abbiamo avuto un periodo da incubo, dapprima con la paura di poter finire intubato, con quello che si sentiva dei reparti di terapia intensiva in giro per l’Italia. Sono tra i fortunati che non ne ha avuto bisogno, ma il maledetto Covid19 lascerà un segno nella mia memoria e forse nel fisico. Ci vorrà tempo per tornare in piena forma, costanza, allenamenti e esercizi continui. E’ stato un periodo segnato da persone instancabili che mi hanno seguito nella mia veste di paziente, dalla forza di mia moglie Paola e dei nostri figli, che costantemente da casa mi tenevano tranquillo subendo pressioni psicologiche tremende e facendosi carico di tutte le quotidianità che avvengono in famiglia, sempre, costantemente, senza mai cedere un minuto.
Ho scoperto gente molto “vicina” e altra molto “distante”, riscoperto amici e parenti lontani riavvicinati come se nel momento di crisi tutti avessimo bisogno di tutti.
Quante cure, quanti prelievi, venosi e arteriosi, iniezioni, aghi conficcati nella braccia nei polsi, nelle mani, ematomi, maschere e tubi di ossigeno, flebo e pastiglie varie”.

Carlo racconta che la sua guarigione è stata una questione di “testa”, di energia mentale, di restare concentrato sul come guarire. Ha svolto con disciplina gli esercizi di respirazione con i macchinari. E ieri sera è arrivato l’ultimo tampone di conferma: negativo. Ora Carlo affronterà a casa una convalescenza di 15 giorni. E dedica il suo post giornaliero su facebook a tutti gli operatori sanitari da cui è stato seguito.

“Voglio fare un ringraziamento- aggiunge- al personale sanitario di Infettivologia di Vicenza, dei quali non ricordo nemmeno i nomi da quanto agitato ero in quel periodo di “pericolo Terapia Intensiva”. Un particolare ringraziamento va a tutto il personale della sezione Covid19 di Valdagno. Ho riscontrato tanta premura e passione per il lavoro che queste persone hanno scelto; e tanta felicità quando dimettevano ogni pazienze, fieri di avere fatto un eccellente lavoro!
Ai medici, il Dr. Miserocchi Primario, il Dott. Maddalena, le D.sse Mulone e Dalla Verde, i D.ri Mutinelli e Novello che ho avuto il piacere di conoscere direttamente, al personale infermieristico e OSS di una estrema gentilezza e disponibilità nonchè professionalità immensa; il personale delle pulizie sempre cordiale a scambiare una parola (per noi “isolati” due chiacchiere con persone esterne facevano bene). Vorrei salutare i miei compagni di stanza, il dottor Zanni trovato a Vicenza e dopo anche al ritorno a Valdagno, gli amici Giuseppe e Miki, tutti entrati dopo ma dimessi prima di me.

Credo che non dimenticherò tanto presto tutti gli occhi che ho visto in questo periodo, questi visi nascosti che non riconoscerò se non fuori occasionalmente. Se mi riconoscete, fermatemi!”.

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